Queste soluzioni si concentrano su due obiettivi principali:
- aumentare l'accumulo negli organi di riserva, principalmente le gemme, delle sostanze nutritive utili per una più pronta fioritura nell'annata successiva;
- "chiudere" la vegetazione e far maturare il legno allo scopo di affrontare al meglio il periodo di freddo intenso successivo.
EnerGEMMA®
È un formulato ricco di boro e zinco, acidi umici e aminoacidi, che, in autunno, contribuiscono alla nutrizione delle gemme dei fruttiferi. Immagazzinando boro e zinco, in questo periodo dell'anno, alla ripresa vegetativa i due elementi saranno prontamente disponibili per la differenziazione degli abbozzi fiorali.I vantaggi di EnerGEMMA®:
- accumulo per la nuova stagione;
- agisce sulla fecondazione e allegazione;
- stimola la migrazione degli zuccheri;
- interviene nella sintesi degli ormoni della crescita.
Blattab®
La caduta autunnale delle foglie sui fruttiferi può essere bloccata o ritardata sia per ragioni di carattere varietale che per andamenti climatici caratterizzati da temperature miti nel periodo successivo alla raccolta.Inoltre, il perdurare di queste condizioni agevola l'insorgenza di patologie di tipo batterico e fungino, assolutamente da evitare.
Se le foglie persistono sull'albero più del dovuto l'attività vegetativa continua con ritardi nella maturazione del legno e maggiore sensibilità ai freddi invernali e primaverili.
Il trattamento con Blattab® promuove la caduta delle foglie, la maturazione del legno e aumenta la resistenza delle piante al gelo. Conseguentemente, al manifestarsi delle prime gelate, le piante, ormai completamente a riposo, subiranno meno ferite riducendo la possibilità di infezioni.
Nel preparato sono presenti sotto forma totalmente chelata dei microelementi che svolgono questa funzione.
I vantaggi di Blattab®:
- a fine ciclo stimola la maturazione del legno e la caduta delle foglie;
- previene i danni da freddo.
Per maggiori informazioni sulle dosi e le modalità di impiego consulta il sito web o contatta la sede centrale o ai tecnici di zona
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Fonte: l. Gobbi