Nell'ambito della difesa integrata delle colture è ben nota la capacità di alcuni insetti di parassitizzare specie che sono dannose per l'agricoltura. È il caso ad esempio della vespa samurai, introdotta in Italia per controllare le popolazioni di cimice asiatica, un insetto che sta causando ingenti perdite, soprattutto nel settore frutticolo.


Un recente studio dell'Università di Wageningen ha però dimostrato, anche con un video coinvolgente che riportiamo di seguito, la capacità di alcuni insetti di parassitizzare le larve di altri insetti parassiti che si trovano all'interno del corpo di insetti ospite. Insomma, si tratta di una forma di parassitismo di parassiti.


Baryscapus galactopus hyperparasitic wasp from Hans Smid on Vimeo

 

Il parassitismo di secondo grado

Baryscapus galactopus è un vespide che per riprodursi ha la necessità di depositare le proprie uova all'interno delle larve di altri insetti. I ricercatori hanno inserito un esemplare femmina all'interno di un ambiente controllato in cui era presente una larva di cavolaia, Pieris brassicae. B. galactopus non è stato tuttavia attratto in quanto se introducesse le proprie uova all'interno del suo organismo, il sistema immunitario del bruco le eliminerebbe.


Così B. galactopus mette in atto una strategia ancora più raffinata. Va infatti alla ricerca di larve di cavolaia che sono state parassitizzate pochi giorni dopo la nascita da un altro vespide, Cotesia glomerata, che ha inserito le proprie uova all'interno del bruco.

 

Le larve di C. glomerata si sono sviluppate all'interno dell'organismo di Pieris brassicae grazie anche al fatto che l'adulto ha rilasciato, insieme alle uova, virus e batteri che hanno modificato il microbioma interno dell'insetto, rendendolo accogliente per lo sviluppo delle proprie larve.

 

La cosa sorprendente è che lo studio condotto dai ricercatori di Wageningen ha dimostrato che le femmine di Baryscapus galactopus sono in grado di percepire i Composti Organici Volatili (Voc) che contraddistinguono i bruchi parassitizzati. Una volta individuati l'insetto perlustra la superficie del bruco ed è in grado di percepire la presenza delle larve parassite sotto la sua epidermide. A quel punto inserisce il suo stiletto ovidepositore attraverso il bruco fino a penetrare le larve, dove lascia da due a cinque uova.


Le larve di Baryscapus galactopus si sviluppano all'interno di quelle di Cotesia glomerata che a loro volta si stanno sviluppando all'interno della larva di cavolaia, Pieris brassicae. Si tratta insomma di un parassitismo di secondo grado che, oltre ad essere sorprendente dal punto di vista scientifico, ci offre un'idea di quanto sia complesso il mondo degli insetti. Un mondo che occorre conoscere e studiare sempre più approfonditamente per mettere a punto strategie di difesa delle colture che siano efficaci e al contempo sostenibili.