L'intercettazione operata presso il Posto di controllo frontaliero "Flavio Gioia" - Varco Carmine - del Porto di Napoli, si è resa necessaria in seguito all'ispezione visiva, durante la quale sono stati rinvenuti sintomi di attacco da parte della Phyllosticta citricarpa, fungo alla base della malattia Citrus black spot, patogeno dall'impatto economico significativo, principalmente a causa degli inestetismi esterni che rendono gli agrumi inadatti al mercato fresco. Senza contare che gravi infezioni possono causare la caduta prematura dei frutti. La misura fitosanitaria applicata alla merce in questione è stata quella del respingimento.
L'individuazione del patogeno al Pcf del porto di Napoli è stata possibile grazie alla tecnologia Lamp in dotazione agli ispettori fitosanitari che vi operano. Si tratta di un sistema di indagine molecolare che permette di avere delle risposte rapide e certe nell'ambito dei controlli fitosanitari in import. Il risultato avuto con la tecnologia Lamp, presso il Pcf di Napoli porto, è stato successivamente confermato dall'analisi molecolare Real time effettuata dal Laboratorio fitopatologico della Regione Campania-Fitolab.
Phyllosticta citricarpa, organismo nocivo da quarantena altamente attenzionato a livello internazionale, rientra tra quelli prioritari individuati dalla Commissione europea Dg Sante, non ancora presenti nel territorio della Unione europea. Per questo organismo sono effettuati controlli alle frontiere europee - nei punti di entrata riconosciuti - e monitoraggi sul territorio, visto il rischio concreto per un settore importante quale quello dell'agrumicoltura campana e del Sud Italia.
Si tratta del secondo respingimento noto effettuato dalle autorità italiane su agrumi infestati da Cbs nel giro di poco più di due mesi, atteso che il Servizio fitosanitario della Regione Siciliana aveva effettuato altra analoga operazione il 23 luglio scorso, su un carico di limoni provenienti dall'Argentina.