Calo delle rese e tenuta dei prezzi: in base alle rilevazioni della Coldiretti Lombardia, è su questi due binari che si sta muovendo il riso lombardo. Alla chiusura della seduta della borsa di Mortara (piazza di riferimento nel cuore della Lomellina pavese) - riferisce l'organizzazione - "le quotazioni del raccolto 2010, che parevano prigioniere di una tendenza ribassista, hanno invece invertito la rotta".

"In apertura di campagna i prezzi erano bruscamente scesi, ora si stanno riprendendo: addirittura con una leggera salita - spiega Carlo Bisagno, vice presidente Coldiretti di Pavia e risicoltore a Mortara - Carnaroli, Arborio e Vialone si sono posizionati tra i 45 e i 50 euro al quintale e i tondi, Balilla e Selenio, a 29 euro con un buon incremento. Resta al palo il Thaibonnet che segna 24 euro al quintale".

"Un andamento delle quotazioni - rileva la Coldiretti Lombardia - influenzato anche dal calo delle rese di circa il 20% causato dagli sbalzi termici di fine agosto e da alcune grandinate in particolare nella provincia di Pavia, colonna lombarda e nazionale del quadrilatero del riso italiano insieme a Novara, Vercelli e Milano".