Il seminario sulla biomassa organizzato dal Copa e dalla Cogeca il 29 e 30 novembre scorsi a Bruxelles ha radunato oltre 150 partecipanti provenienti dagli Stati membri dell’UE e dai paesi terzi, nonché 30 relatori di chiara fama, fra i quali Teresa Malyshev (Iea), Alfonso Gonzalez Finat e Hilkka Summa (Commissione europea), Heinz Kopetz (Aebiom), David Leishman (Usda-Fas), Géraldine Kutas (Unica), Ramon De Miguel (e-Bio), Moritz Gaede (Ebb), Paul Greenig (Acea), Dirk Carrez (Europabio). A livello globale, la domanda di energia dei paesi emergenti modificherà il sistema energetico. Occorre correggere fin d'ora la crescita delle emissioni di gas a effetto serra. L'Ue, gli Stati Uniti ed il Brasile hanno attuato politiche volte a ridurre la dipendenza energetica nei confronti del petrolio. Lo sviluppo di nuove filiere a partire dalla biomassa agricola e forestale indigena consente di generare innovazioni e opportunità occupazionali nelle zone rurali. La politica agricola comune dell'Ue appoggia tale sviluppo.
Pekka Pesonen, Segretario generale del Copa e della Cogeca, ha dichiarato: 'È d’uopo rafforzare e armonizzare maggiormente le misure tese a sviluppare le fonti energetiche rinnovabili al fine di raggiungere una quota di mercato del 20% dell'approvvigionamento energetico globale dell’UE all’orizzonte del 2020'. A parere del Copa e della Cogeca, l'approvvigionamento in biomassa agricola e forestale è assicurato. L'agricoltura e la silvicoltura dell'Ue a 27 sono lungi dal raggiungere il pieno potenziale di produzione.