Gli investimenti per l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, ad esclusione della fonte solare, da alcuni anni sono incentivati mediante il rilascio dei Certificati verdi, per un periodo di 15 anni per quelli di potenza normale media annua superiore a 1 megawatt (MW=1000 KW).
Il decreto del ministero dello Sviluppo economico del 18/12/2008 (G.U. 2/1/2009) stabilisce i meccanismi con cui è incentivata la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili entrati in esercizio in data successiva al 31/12/07, a seguito di nuova costruzione, rifacimento o potenziamento.
In particolare il decreto in attuazione della legge finanziaria 2008 stabilisce le modalità per l’estensione dello scambio sul posto agli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza normale media annua non superiore a 200 KW.
E’ consentito avvalersi del meccanismo dello scambio sul posto anche collegando ad un medesimo punto di connessione diverse tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili ovvero cogenerati ad alto rendimento la cui potenza nominale media annua complessiva non risulti superiore a 200 KW. Il meccanismo dello scambio sul posto consente di operare un saldo annuo tra l’energia elettrica immessa in rete e l’energia elettrica prelevata dalla stessa nel caso in cui il punto di immissione e quello di prelievo dell’energia elettrica coincidono.
Qualora il saldo annuale risulti maggiore di zero, questo è riportato a credito per la compensazione di energia di un eventuale saldo negativo relativo all’anno successivo, il saldo pertanto può essere utilizzato per massimo di tre anni.
Gli impianti fotovoltaici non beneficiano dei Certificati verdi bensì di un diverso programma di incentivazione in funzione dei KWh prodotti dall’impianto.
Anche gli impianti fotovoltaici che beneficiano degli incentivi alla produzione di energia elettrica (conto energia) possono simultaneamente accedere al meccanismo dello scambio sul posto.
L’investimento dei privati nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile appare conveniente, se si considera che per impianti fotovoltaici di piccola taglia (1-3 Kw) realizzati sulle pertinenze di edifici e destinati ad operare in regime di scambio sul posto il tempo di ritorno per capitale investito è stato stimato in Italia Settentrionale 11-13 anni, in Italia Centrale 9-11 anni e in Italia Meridionale in 7-9 anni.
Per impianti di taglia più elevata per la produzione di energia idroelettrica l’investimento rientra in tempi molto inferiori, si stimano infatti 6 anni per impianti superiori a 1MW e addirittura 4 anni per quelli inferiori a 1 MW.
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Fonte: Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni