Il Centro Ricerche per la Frutticoltura della Fondazione Agrion, lo scorso 9 agosto a Manta (Cn), ha presentato le novità della sperimentazione sulle varietà precoci, intermedie, tardive di pesco e di susino. Non solo: durante l'incontro riservato agli operatori del settore la Fondazione ha anche fatto il punto sulla cocciniglia a barchetta e la cocciniglia farinosa che sono i principali fitofagi emergenti del pesco.
Le nuove varietà
Pesco
Le novità varietali sul pesco sono state presentate da Davide Nari, agronomo ricercatore presso la Fondazione. Le sperimentazioni hanno evidenziato alcune cultivar di nettarine a polpa gialla particolarmente interessanti per le proprie caratteristiche, tra cui:
- Najireine*: caratterizzata da potenziale grossa pezzatura, aspetto attraente del frutto, sapore dolce e aromatico, con una polpa dalla giusta consistenza e tenuta. Matura 4-5 giorni prima rispetto a Big Top;
- Gea*: albero di medio-scarso vigore con buona attitudine al rivestimento. Il frutto è caratterizzato da aspetto particolarmente attraente, di forma tondeggiante e regolare, presenta un sovraccolore rosso scuro, brillante e di elevata estensione. Le altre caratteristiche che la rendono una varietà interessante sono la pezzatura grossa e la buona consistenza della polpa, mediamente succosa, il sapore dolce e aromatico e l'elevata tenuta di maturazione in pianta;
- Romagna Summer*: segue di 4-5 giorni la varietà Gea*. Caratterizzata da un albero di medio elevato vigore e molto produttivo, presenta un frutto di medio grossa pezzatura, dalla forma oblunga rotonda, regolare e con una colorazione della buccia attraente con sovraccolore rosso brillante esteso sul 50-60% della superficie. La polpa si distingue per un'ottima consistenza e tenuta in pianta di buon sapore, tradizionale, acidulo e aromatico.
Tra le pesche a polpa gialla, invece, le varietà più interessanti emerse sono:
- Royal Summer® Zaimus*: è una pesca con produttività elevata e una pezzatura molto buona su rami di grosso calibro. Il frutto si caratterizza per un aspetto molto attraente con colore di fondo giallo chiaro e sovraccolore rosso intenso molto esteso, un sapore dolce e molto aromatico. L'albero presenta un buon equilibrio vegeto-produttivo anche se è meglio favorire una robusta impalcatura delle branche basali. Molto positivi i riscontri dal pieno campo in merito ad aspetto, pezzatura e sapore;
- Sweet Dream*: si tratta di una varietà che matura in epoca Rome Star con un albero di media vigoria di facile gestione. La produttività è elevata e la pezzatura dei frutti grossa. Il frutto presenta una forma tondeggiante oblata, regolare, aspetto attraente con colore di fondo giallo e sovraccolore rosso intenso di elevata estensione. La polpa è spicca, di buona consistenza e tenuta, il sapore è buono di tipologia subacida.
Per quanto riguarda le pesche e le nettarine a polpa bianca, si segnalano le seguenti cultivar:
- Nabby® Zai 674: è una pesca a maturazione precoce, con un frutto di forma tondeggiante e di buona pezzatura ("A-AA"). Il frutto si caratterizza per un aspetto attraente con colore di fondo biancastro e sovraccolore rosso intenso su oltre il 90% della buccia. Il sapore è buono, dolce, mediamente aromatico e la tenuta in pianta è buona;
- in epoca Alirosada, interessanti le prime produzioni del pieno campo di Ophelia® Zai 685: si tratta di una varietà che presenta un frutto regolare di forma tondeggiante, con pezzatura prevalente "AA-A". L'aspetto è molto attraente e si caratterizza per un sovraccolore rosso intenso su oltre il 95% della buccia. La consistenza della polpa è media e il sapore molto dolce;
- tra le nettarine a polpa bianca si conferma la cultivar recentemente avviata alla sperimentazione estesa Big White® Zai 887: il frutto è di grossa pezzatura con aspetto molto attraente e la forma regolare. La colorazione è molto intensa e diffusa ed è assente la rugginosità. La consistenza della polpa è buona e presenta un ottimo sapore, equilibrato e aromatico.
Con una superficie di circa 60mila ettari in Italia - inferiore rispetto ai 90mila ettari del 2010 - la coltivazione del pesco registra una situazione ancora più negativa in Piemonte, con soli 3.500 ettari nel 2022, dimezzati rispetto ai 7mila ettari del 2012.
Nonostante ciò, il 2022 ha registrato frutti dalla pezzatura tendenzialmente inferiore rispetto alle precedenti annate ma con qualità organolettiche eccellenti e un grado zuccherino medio superiore al 2021 di circa 2° Brix con un'acidità titolabile simile.
Susino
Sono stati presentati da Valentina Roera, agronoma presso la Fondazione, i dati e le novità relativi alla sperimentazione sul susino.
Dalla prova portinnesti sulla varietà Angeleno® Suplumsix* è emerso che il portinnesto più performante è il Mirabolano 29C.
Per quanto riguarda invece gli altri portinnesti in prova, nel corso degli anni alcune piante innestate su Cadaman® Avimag sono collassate per probabile disaffinità d'innesto, mentre il portinnesto GF677 ha evidenziato dal 3°- 4° anno una maggior sensibilità a fitoplasmi.
Dal punto di vista varietale il 90% degli impianti è rappresentata dalla varietà Angeleno® Suplumsix* ma tra le varietà segnalate particolarmente interessanti vi sono:
- Tasty Sweet®: matura 2 mesi prima di Angeleno e presenta un frutto di pezzatura medio-piccola e dall'aspetto attraente con colorazione violacea su fondo bianco-verde nell'80-90% dei frutti. La polpa è di media consistenza e buon sapore, equilibrato. Da segnalare il germogliamento precoce;
- Sun Kiss*: cultivar recentemente avviata alla sperimentazione estesa che matura un mese prima di Angeleno. Il frutto è di grossa pezzatura ed è caratterizzato dalla forma tondeggiante regolare, la buccia gialla priva di sovraccolore, la polpa di buona consistenza e un sapore dolce e aromatico;
- infine, di pari epoca Angeleno, matura Ruby Star*: si tratta di una varietà dal frutto di media pezzatura (90 grammi), con una forma cuoriforme regolare. La polpa è di media consistenza e presenta un buon sapore, dolce e aromatico. Da verificare la sensibilità a batteriosi e fitoplasmi.
La coltivazione del susino in Piemonte presenta una tendenza stabile, contando attualmente una superficie di circa 1.300 ettari, contro un decremento della situazione nazionale, che negli ultimi 10 anni ha perso circa 1.500 ettari di superficie.
Tra i fattori limitanti della specie vi sono fitoplasmi (European Stone Fruit Yellows, Esfy) e batteriosi (Xantomonas campestris pv. pruni), che si manifestano in modo diverso a seconda delle annate e possono compromettere percentuali significative di piante.
I fitofagi
La cocciniglia a barchetta (Partenolecanium persicae), le cui prime segnalazioni in Piemonte risalgono al 2018-2019, è un fitofago che comporta ingenti danni ai frutti, causando un'eccessiva produzione di melata che favorisce lo sviluppo di fumaggini. Le temperature minime degli ultimi inverni, sempre più elevate, hanno favorito ulteriormente la diffusione di questo fitofago, mettendo sempre più a rischio la produzione delle aziende.
Nel corso dell'incontro tecnico Luca Nari e Francesca Pettiti, entrambi ricercatori di Agrion, hanno perciò illustrato i risultati della sperimentazione realizzata dalla Fondazione: attraverso l'utilizzo di una miscela di olio minerale e zolfo in un pescheto di Bagnasco (Cn) che nel 2021 aveva registrato una forte infestazione, ha mostrato una considerevole efficacia della strategia impostata grazie a una significativa riduzione della presenza di cocciniglia.
La cocciniglia farinosa (Pseudococcus comstocki), invece, è un fitofago potenzialmente dannoso per piante ornamentali e piante da frutto come pesco, melo e vite in quanto può comportare lo sviluppo di marciumi e fumaggini nel frutto.
Durante l'incontro la Fondazione ha fatto il punto sui patogeni emergenti per il pesco
Fonte foto: Agrion
L'andamento climatico
Nel corso dell'incontro è stato anche illustrato l'andamento climatico del 2022, che ha evidenziato da inizio anno un aumento delle temperature medie di 1,4 °C rispetto alla media storica della stazione di Manta (2005-2021) e una drastica diminuzione delle precipitazioni, inferiori di circa il 50% rispetto al totale complessivo medio delle precedenti annate con pesanti conseguenze per l'agricoltura.
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Fonte: Agrion