Il primo comunicato del 2025 del Ministero della Salute, riguardante le decisioni del Servizio Fitosanitario Nazionale in materia di emergenze fitosanitarie, è all'insegna del giallo, non solo perché questo colore è tradizionalmente associato ai polisolfuri, ma per un interrogativo che sorge spontaneo.

 

Sono solo due le emergenze fitosanitarie che hanno superato il setaccio del Servizio Fitosanitario Nazionale e del Ministero della Salute che coordina tutta la procedura legata al rilascio delle autorizzazioni per emergenza fitosanitaria, gli oramai celeberrimi articoli 53 del regolamento 1107/2009, tanto avversati dalla Commissione Europea che spesso li reputa artifizi per aggirare i provvedimenti restrittivi che da anni falcidiano il sempre più esiguo arsenale di mezzi tecnici a disposizione degli agricoltori (fine del sermone). 

 

Polisolfuro di calcio

La prima emergenza fitosanitaria avallata del 2025 è l'uso del polisolfuro di calcio contro la ticchiolatura del melo. Nulla da eccepire: il "lime sulfur" è noto sin dal 1800, principalmente per la sua attività contro le cocciniglie dei fruttiferi ma anche per la sua efficacia contro la ticchiolatura grazie allo zolfo liberato dopo l'applicazione.

Noti sono anche i suoi effetti indesiderati, che impongono di manipolarlo con prudenza per via delle sue proprietà irritanti.

 

Ed ecco il "giallo polisolfuro": se tutti i prodotti a base di polisolfuro di calcio autorizzati in Italia (attualmente due, secondo la banca dati del Ministero della Salute, l'unica facente fede dal punto di vista legale) sono autorizzati su mMelo contro la ticchiolatura, oltre su altre colture, che bisogno c'è di concedere un'autorizzazione di emergenza per l'utilizzo su melo contro la ticchiolatura?

 

Ecco svelato l'arcano (almeno così crediamo): si tratta di una nuova ticchiolatura causata da Venturia asperata, una strettissima parente della classica Venturia inaequalis, segnalata nel 2020 in Alto Adige e di cui abbiamo parlato in questo articolo. Questo nuovo patogeno, che probabilmente è sempre coesistito con la cugina più celebre e diffusa, è stato visto causare danni nelle varietà resistenti alla Venturia inaequalis e anche in quelle non resistenti, in frutteti non difesi adeguatamente contro la forma principale. Quindi nessun giallo: siccome le attuali autorizzazioni sono contro la Venturia inaequalis, occorre l'autorizzazione di emergenza per poter vantare in etichetta l'efficacia contro Venturia asperata. Sempre che la nostra ipotesi sia corretta. Certo che il comunicato, riportante solo ticchiolatura, avrebbe potuto essere più specifico…


Fluxapyroxad

L'emergenza riguarda l'uso in concia delle sementi di soia contro Diaporthe phaseolorum var. caulivora e var. sojae. Qui nulla da segnalare: la sostanza attiva è già autorizzata in Italia per la concia di altre colture, per cui anche qui nessun giallo.

 

Scadenza per la presentazione delle domande

Le imprese interessate dovranno presentare istanza entro il 17 febbraio 2025.

 

Consueto avviso per i lettori

Affinché queste soluzioni di emergenza possano essere utilizzate in campo si dovrà aspettare la pubblicazione di un decreto del Ministero della Salute che le autorizza per un periodo di 120 giorni, come previsto dall'articolo 53 del citato regolamento 1107/2009. Ricordiamo che il confronto delle soluzioni disponibili per la risoluzione delle emergenze fitosanitarie deve in primis tenere conto dell'eventuale disponibilità di prodotti autorizzati e della percorribilità di alternative non chimiche. Non sempre la segnalazione di un'emergenza porta automaticamente all'autorizzazione: le aziende produttrici devono infatti presentare domanda di autorizzazione per emergenza fitosanitaria, corredata dai dati sperimentali per dimostrare l'efficacia e la sicurezza del prodotto per l'uomo e l'ambiente.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Portale del Ministero della Salute sulle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria