La fase variabile che ha interessato alcune regioni della nostra penisola negli ultimi giorni sta per giungere al termine, alle porte del fine settimana vivremo difatti l'ennesimo ribaltone dettato da una imminente tempesta invernale pronta ad irrompere sull'Italia con vento forte, piogge e nevicate fino a bassa quota. Una breve tregua ci regalerà qualche spazio sereno nella prima parte della prossima settimana, ma durerà poco, perché una nuova forte perturbazione atlantica potrebbe colpire l'Italia con fenomeni diffusi da mercoledì 19 febbraio.
Analisi e previsione
Attualmente il quadro meteorologico italiano è caratterizzato da correnti miti occidentali, le quali garantiscono condizioni discrete con al più una locale variabilità, specie al Nord e Toscana, il tutto accompagnato da temperature generalmente miti. Tuttavia, questo scenario è destinato a cambiare radicalmente in questa seconda parte della settimana, quando aria più fredda irromperà nel Mediterraneo dal Nord Europa, portando un peggioramento significativo del tempo.
Nel corso delle prossime ore avvertiremo pertanto i primi segnali di un cambiamento, con un progressivo aumento delle nubi associato ad un deterioramento delle condizioni atmosferiche.
A partire da domani, venerdì 14 febbraio, giorno di San Valentino, la saccatura fredda entrerà nel vivo favorendo la formazione di un'area depressionaria sui nostri mari che colpirà in particolare le regioni nordorientali ed il Centro. Su queste zone registreremo una decisa flessione termica accompagnata da fenomeni diffusi.
Il vortice ciclonico richiamerà nuclei gelidi in quota dall'Est Europa determinando, oltre alle piogge battenti, anche nevicate fino a quote collinari, questo grazie alle temperature di stampo invernale.
Gli effetti più intensi si avranno in prima battuta tra Emilia Romagna, Marche e aree interne della Toscana, ove le precipitazioni potrebbero spingere la neve fin sui fondivalle, ma col passare delle ore le correnti più fredde si estenderanno gradualmente alle restanti aree del Paese, raggiungendo quindi il Centro ed il Sud.
La perturbazione verrà inoltre accompagnata da una sostenuta ventilazione di Tramontana e Maestrale su Liguria, Sardegna e Sicilia, con raffiche sui 90-100 chilometri/orari. Anche la Bora soffierà burrascosa sul medio e alto Adriatico, toccando punte di 70 chilometri/orari; sul Canale d'Otranto e sul versante ionico il protagonista sarà invece lo Scirocco.
Weekend invernale, ma con miglioramento
Come accennato, grazie all'assetto barico che andrà a delinearsi, un flusso di aria relativamente freddo colpirà l'Italia e culminerà proprio nella giornata di sabato 15 febbraio, quando un forte peggioramento invernale investirà il Centro Sud e la Sicilia, portando precipitazioni diffuse e abbondanti.
I forti contrasti con l'aria mite e umida preesistente e le fredde correnti creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni anche a sfondo temporalesco: in alcune aree non si escluderanno difatti dei nubifragi con possibili disagi e criticità idrogeologiche, specie sull'isola sicula.
L'ulteriore afflusso di aria fredda in quota spingerà la neve sulla bassa collina lungo il versante Adriatico, con bufere di neve dai 300 metri di quota su Marche, Abruzzo e Molise, mentre in Campania, Basilicata e Calabria la dama bianca farà visita solo oltre i 700-800 metri.
Domenica 16 febbraio registreremo un miglioramento, con residui disturbi solo all'estremo Sud e sulla Sicilia, proprio perché il ciclone si allontanerà dall'Italia. Prenderà il suo posto l'anticiclone, il quale inizierà ad affermarsi a partire dal Centro Nord garantendo ampi spazi sereni. Tuttavia, le temperature rimarranno piuttosto basse soprattutto nelle ore notturne ed al mattino.
Settimana in avvio stabile, breve tregua poi di nuovo maltempo
La settimana inizierà con un quadro meteorologico più tranquillo grazie al consolidamento dei valori barici da lunedì 17 febbraio. Un promontorio anticiclonico si estenderà difatti su parte dell'Europa centroccidentale proponendo condizioni più stabili e soleggiate su gran parte del territorio italiano.
Attenzione però, perché la tregua sarà di breve durata. Sullo scacchiere barico europeo si osserva infatti la formazione di una vasta perturbazione atlantica alimentata da correnti fredde e instabili, questa nuova figura condizionerà successivamente l'Italia, riportando piogge, venti intensi e un nuovo calo delle temperature.
Un peggioramento all'orizzonte
A partire dalla serata di mercoledì 19 febbraio il quadro andrà a peggiorare con i primi sintomi sulle regioni del nordoccidentali, ove sono attese piogge diffuse. Il calo delle temperature favorirà nuove copiose nevicate sull'arco alpino.
Con il passare delle ore la perturbazione si sposterà rapidamente verso il Centro Italia, colpendo in particolare le regioni del versante tirrenico, non si escludono difatti rovesci temporaleschi di forte intensità su città come Firenze e Roma.
Giovedì 20 febbraio il maltempo si intensificherà ulteriormente, investendo il Sud e le due isole maggiori. I soliti contrasti termici favoriranno la formazione di nubi convettive, con il rischio di nubifragi in grado si scaricare a terra quantitativi d'acqua significativi in poco tempo. Il pericolo maggiore in questi scenari è rappresentato dall'insistenza delle precipitazioni sulle stesse aree, innalzando il rischio di avere dissesti idrogeologici.
L'ultima parte di febbraio si prospetta quindi particolarmente dinamica con diverse parentesi instabili, il tutto grazie agli intensi movimenti atmosferici a livello emisferico. Dopo queste prime ondate di maltempo di origine atlantica, non si esclude una possibile irruzione di aria fredda proveniente dal Nord Europa nell'ultima decade del mese.