Due importanti realtà aziendali del mondo del miele hanno avviato una collaborazione nel segno della valorizzazione del prodotto italiano.

 

Si tratta di Apicoltura Piana, di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, e della friulana Comaro, di Cassacco in provincia di Udine.

 

Alcuni giorni fa, infatti, è arrivata la notizia che Apicoltura Piana è entrata con una quota di minoranza nel capitale di Comaro.

 

Per farci spiegare il perché di questa operazione, abbiamo intervistato Massimo Mengoli, l'amministratore delegato della storica azienda di Castel San Pietro Terme.

 

Dottor Mengoli, perché questa decisione?
"L'ingresso nel capitale di Apicoltura Comaro rappresenta un traguardo significativo per noi, in un settore dove la maggior parte delle aziende è ancora gestita a livello familiare. Abbiamo tentato operazioni simili con altre realtà in passato, ma è solo con Comaro che siamo riusciti a trovare la giusta sintonia. Questa collaborazione è il risultato di un intenso lavoro, mirato a trovare un accordo che valorizzasse le nostre tradizioni e ambizioni condivise. È un segnale chiaro che siamo aperti e proattivi verso ulteriori operazioni di aggregazione che potrebbero rafforzare la nostra presenza nel mercato e valorizzare il patrimonio apistico italiano. Questa mossa strategica ci permette non solo di rimanere competitivi, ma anche di anticipare e guidare le evoluzioni del settore, consolidando le nostre radici familiari ed espandendo il nostro impatto".


Si può parlare di una sorta di società?
"Direi di no. Questo tipo di partnership strategica rafforza la nostra unione attraverso sinergie ben definite, pur mantenendo la gestione familiare che ci caratterizza. Tale gestione, diretta e appassionata, ci conferisce elasticità e prontezza nel rispondere alle esigenze del mercato, vantaggi che ci distinguono nel settore. Nonostante i nostri punti di forza, per competere con le grandi aziende riteniamo essenziale ricorrere a queste forme di collaborazione, che ampliano le nostre capacità senza compromettere i valori che ci hanno definito fino ad oggi".

 

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Massimo Mengoli, amministratore delegato di Apicoltura Piana

(Fonte: Apicoltura piana)


Quindi le due aziende manterranno comunque la loro autonomia?
"Assolutamente sì. Entrambe le aziende conserveranno infatti la propria autonomia operativa. È fondamentale per entrambe le parti preservare l'indipendenza delle proprie operazioni e delle proprie identità aziendali. Questo ci permette di sfruttare i vantaggi della nostra collaborazione mantenendo allo stesso tempo la flessibilità e l'agilità che ci contraddistingue. Il nostro impegno è focalizzato su progetti specifici e su sinergie che possono essere create senza sovrapporci".


Cosa cambierà nella politica commerciale delle due aziende?
"Le due aziende lavoreranno insieme per ottimizzare la distribuzione e l'accesso ai mercati, sia nazionali che internazionali. L'obiettivo è ampliare la gamma di offerte e raggiungere nuovi clienti, mantenendo sempre l'alta qualità che contraddistingue i nostri prodotti. Collaboreremo inoltre su iniziative di marketing congiunte e svilupperemo strategie commerciali che sfruttino i punti di forza di entrambe le aziende".


Prevedete iniziative specifiche per la valorizzazione del miele italiano?

"Sì, abbiamo intrapreso diverse iniziative per valorizzare il miele italiano, tra cui Qualithoney, recentemente portato a termine con il supporto del Programma regionale di sviluppo rurale. Questa iniziativa ha migliorato e promosso le pratiche apistiche in Emilia Romagna, focalizzandosi sul benessere delle api, la qualità nutrizionale e organolettica del miele, e l'ecosostenibilità delle confezioni".


Per quanto riguarda il mondo dell'apicoltura, ci saranno ricadute o effetti sui fornitori delle due aziende?
"L'alleanza tra Apicoltura Piana e Comaro rappresenta un'importante opportunità per il settore apistico, soprattutto per i nostri fornitori. Con questa collaborazione, possiamo rispondere più efficacemente alle esigenze degli apicoltori, offrendo api regine selezionate, nutrimento e attrezzature di qualità. La nostra sfida più grande, tuttavia, sarà quella di difendere il prezzo e garantire una giusta remunerazione per il miele, una campagna che abbiamo già sperimentato nel 2023. Da soli, i nostri sforzi sono limitati, ma insieme possiamo avere un impatto maggiore. La piena collaborazione di tutte le parti coinvolte sarà essenziale per migliorare le condizioni per l'intera filiera e rafforzare il nostro impegno verso pratiche sostenibili".