Ad affermarlo sono i tecnici dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che nella loro attività di consulenza ai produttori hanno raccolto i dati presso i privati - che forniscono un quarto della produzione totale - e le cooperative: Sant’Orsola, Levicofrutta, Alpefrutta, Agri90 di Storo e Aurora fruit.
In provincia di Trento le aree più coltivate a fragola sono la Valsugana, la valle del Chiese, la valle del Sarca e l’alta valle di Non, per un una superficie complessiva che ammonta a circa 130 ettari, tutti coltivati fuori suolo e con copertura antipioggia.
Il Trentino produce meno del 2 per cento delle fragole italiane, ma produce la quasi totalità delle fragole estive, grazie agli ambienti colturali freschi di collina e montagna. Con una programmazione diversificata nei vari ambienti si raccolgono fragole da fine maggio a inizio ottobre.
“La produzione fine primavera- inizio estate di quest’anno – spiega Claudio Agnolin direttore dell’Ufficio produzioni ortoflorofrutticole del Centro per l’Assistenza tecnica dell’Istituto Agrario - grazie al clima fresco per le abbondanti piogge e nuvolosità, è maturata in epoca normale, se cosi si può dire, confrontandola col 2007 che ha avuto un forte anticipo.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige