Le visite guidate da Agostino Falavigna del Cra-Isport di Montanaso Lombardo (Lo) hanno permesso di valutare interessanti realtà per la produzione dell'asparago verde nella valle del Mezzano dove si raggiungono produzioni medie su superfici di vari ettari prossime alle 10 tonnellate/ha. Le elevate temperature che hanno caratterizzato l'ultimo mese, hanno portato ad anticipare le raccolte anche per gli ibridi più tardivi ottenendo un prodotto di buona qualità. Solo negli ultimi giorni si sono osservate su varietà più sensibili scottature sulle brattee dei turioni d ovute all'eccessivo riscaldamento dei terreni torbosi.
Fra gli ibridi in fase di coltivazione, si sono avuti giudizi molto positivi per Eros; positivi per Marte e per Ercole (ibrido di recente introduzione); anche se si sono evidenziate differenze di giudizio a seconda delle aziende. La ricerca di ibridi precoci ha portato alcune aziende ad inserire nella propria programmazione ibridi quali Cipres e Darline che forniscono turioni di grosso calibro ma hanno il problema di sfiorire precocemente creando a volte problemi di carattere qualitativo.
Gli ibridi Grande e Italio (ibrido italiano indicato per gli ambienti meridionali) sono stati analizzati in impianti giovani che non consentono di valutare la loro durata negli anni. Precedenti esperienze hanno purtroppo dimostrato come gli ibridi di costituzione americana non siano adattati agli ambienti dell'Italia settentrionale.
Fra i materiali già vis ti negli anni scorsi riconferma un proprio interesse l'ibrido AM822 (più precoce di Eros) e l'ibrido Giove da poco inviato all'iscrizione al Registro nazionale delle varietà.
Nell'ambito delle prove sperimentali per la selezione del nuovo materiale sono apparsi molto interessanti: AM 840, H621. Se i dati saranno confermati per un ulteriore anno di prove, questi potrebbero essere i nuovi ibridi per l'ambiente padano.
La giornata si è conclusa presso lo stabilimento Apofruit ad Altedo (Bo) dove è stato possibile vedere l'intero cantiere per la selezione meccanica dei turioni ed apprezzare il confezionamento dei mazzi che in parte vengono valorizzati anche dal marchio "Igp Asparago di Altedo".
L'insieme delle visite e i colloqui con gli agricoltori mostrano come l'asparago goda ancora di una grande vitalità, presupposto indispensabile per il mantenimento e/o lo sviluppo della coltura nonché imput da cogliere assolutamente in un momento di profonda crisi della nostra agricoltura.
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Fonte: Crpv