Nel corso degli ultimi 15 giorni si sono svolte le visite guidate ai campi sperimentali, di Pomodoro da industria in epoca tardiva, organizzate dal CRPV in collaborazione con l’Aziende Agrarie Sperimentali “Stuard”, “Vittorio Tadini”, “Mario Marani”.
Nella visita realizzata a Ferrara è emerso un buon comportamento per la maggior parte delle varietà di 2° livello e alcune varietà di 1° livello si sono distinte sia dal punto di vista agronomico che qualitativo. Fra queste, si segnalano: PX 02431185, Vulcan, PS 02313462 e alcune altre, frutto della ricerca genetica italiana: ES 34-05, ISI 29654, Nr 81.
Le prove di Piacenza hanno confermato un aspetto rilevato nella maggior parte delle aziende agricole, cioè che gli andamenti metereologici hanno determinato un  basso livello produttivo. Il campo presentava anche un attacco tardivo di alternaria che ha consentito di discriminare le varietà più sensibili o che presentavano una maggior percentuale di frutti scottati.
Nelle prove di Parma, invece, si è riscontrata la presenza di diverse piante colpite da stolbur un citoplasma che colpisce in particolare le solanacee. Le piante presentavano la zona apicale senza foglie e anche nella parte più basale, le foglie erano accartocciate e laciniate. Si è avuta, inoltre, una ridotta produzione di frutti: questi maturati precocemente solo sulle branche più vecchie erano caratterizzati da piccola pezzatura con tessitura e sapore non appropriati.
Il Dr. V. Testi, del consorzio fitosanitario obbligatorio di Parma, ha evidenziato come siano in atto studi per identificare il vettore. Per maggiori ragguagli si rimanda ad un articolo di imminente uscita sulla rivista “L’Informatore Agrario” a firma dello stesso Dr. Testi e di altri autori.
Complessivamente, nelle prove di 1° livello, erano presenti 27 materiali e 10 erano le varietà testate nel 2° livello. Relativamente al 1° si sono distinte: Es17-05, Heinz 1900 (test aggiunto), Nun 6005 TP, Vulcan, Riglio, e il test Heinz 9553. Nelle prove di 2° livello, quasi tutte le varietà hanno dimostrato un buon comportamento avvalorando le scelte fatte lo scorso anno.
Ribadendo che la sperimentazione varietale nel 2006 è stata realizzata grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, delle Associazioni dei produttori, delle Industrie di trasformazione e delle Ditte sementiere, si è dato appuntamento ai prossimi incontri di divulgazione previsti nel mese di dicembre, nei quali saranno resi noti sia i dati produttivi che qualitativi.

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