In breve

  • In Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce i limiti massimi (prossimi allo zero) di sostanze psicoattive che possono essere contenute nella Cannabis.
  • L'agricoltura italiana, con i suoi 31,9 miliardi di euro di valore aggiunto, si colloca al primo posto nell'Unione europea.
  • Gli operatori del settore ortofrutticolo sono pronti a scendere in piazza per protestare. L'appuntamento è per il 30 gennaio.
  • Bruxelles studia le contromosse per fronteggiare l'inasprimento dei dazi statunitensi.
  • I benefici fiscali per i vivaisti sono estesi alle società agricole. Dal prossimo anno torna l'Irpef sui redditi dominicali.
  • Bruxelles punta un "gettone" da mille miliardi sull'ambiente. Intanto sono in arrivo i soldi per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
  • Per combattere lo smog arrivano le piante mangia polveri sottili. E c'è un termometro per misurare la "fame" del terreno in fertilizzanti.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Cannabis, via libera

Alla fine il tira e molla sull'autorizzazione alla coltivazione e vendita della Cannabis con basso contenuto in sostanze psicoattive è approdato sulla Gazzetta Ufficiale, dove è pubblicato il decreto che ne indica i limiti massimi di tetraidrocannabinolo (Thc).

Notizia che è subito rimbalzata sui quotidiani e fra questi “Il Giornale” del 17 gennaio, dove si ricordano le tante aziende agricole che già hanno investito in questa coltivazione.
Nello stesso giorno “Italia Oggi” ripercorre le tappe delle normative che hanno portato al risultato finale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 11 del 15 gennaio.

E' poi il turno di “Repubblica”, che ricorda come fra i vari impieghi della canapa siano previsti anche quelli in numerose preparazioni alimentari, purché il livello di Thc sia estremamente basso, appena due milligrammi per chilo, cioè prossimo allo zero.

Il via libera all'utilizzo della Cannabis ha raccolto il parere positivo dei produttori, sebbene sulla “Gazzetta di Parma” del 21 gennaio si segnali l'opportunità di ritoccare verso l'alto i massimi consentiti negli alimenti.
Una richiesta, questa dell'aumento dei livelli di Thc, che viene riproposta il giorno seguente anche sulla “Gazzetta di Mantova”.

L'autorizzazione alla coltivazione della Cannabis potrebbe poi avere importanti ripercussioni sul piano sociale, come spiega “Il Tempo” del 22 gennaio, in quanto questo settore potrebbe dare occupazione a circa 10mila lavoratori.
 

Primi in Europa

Dunque la coltivazione della Cannabis sembra avere buone prospettive di crescita, ma già ora l'agricoltura italiana, con i suoi 31,9 miliardi di valore aggiunto, si colloca al primo posto in Europa.
Lo si apprende da “Italia Oggi” del 22 gennaio, che riporta i dati diffusi da Istat sulle stime preliminari sull'andamento del settore agricolo nel 2019.

L'importanza economica e sociale del settore agroalimentare è confermata da Luigi Scordamaglia, consigliere di Filiera Italia, nell'intervista rilasciata il 20 gennaio a “Repubblica”.
Questo settore, sostiene Scordamaglia, è oggi il primo per contributo alla crescita del Pil e per l'occupazione.

A proposito di leader in tema economico, “Il Gazzettino” del 20 gennaio ricorda i successi del Prosecco, che ha ottenuto un vero e proprio record nelle esportazioni in Giappone, con un + 26%.

Il Resto del Carlino” del 20 gennaio dedica un ampio servizio alla coltivazione della patata, segnalando la migliore qualità e i prezzi in aumento ottenuti nell'ultima campagna a fronte di una minore produzione.
 

Male l'ortofrutta

Sono di segno negativo le notizie che giungono dal comparto ortofrutticolo.
L'argomento è affrontato il 18 gennaio da “Il Sole 24 Ore”, che prende in esame la situazione dell'export ortofrutticolo, che vede l'Italia in posizione arretrata rispetto a Spagna e Olanda.

Le difficoltà del settore ortofrutticolo sono messe in evidenza sulle pagine di “Nuova Ferrara” del 22 gennaio, dove si anticipano i contenuti della protesta che andrà in scena il prossimo 30 gennaio per sostenere le 5mila aziende del distretto che sono a rischio di chiusura.


Attenti ai dazi

Sul fronte delle nostre esportazioni agroalimentari continua ad essere alta l'attenzione sull'inasprimento dei dazi statunitensi.
Se ne parla il 17 gennaio su “Il Giornale”, per ricordare che l'attenzione è ora puntata proprio sulle provenienze agroalimentari europee.

A correre i maggiori rischi, stando alle anticipazioni di “QN”, sarebbe proprio il made in Italy. Per fronteggiare questi pericoli, si legge il 17 gennaio su “Italia Oggi”, Bruxelles sta varando una serie di aiuti che dovrebbero andare a sostegno delle produzioni colpite dall'inasprimento dei dazi.

Se la risposta di Bruxelles si rivelasse insufficiente, il mondo del vino ha già pronta una sua ricetta per uscire dall'impasse, ampliando il perimetro dei mercati di esportazione, come scrive “Repubblica” del 20 gennaio.
Intanto "L'Eco di Bergamo" del 23 gennaio fa conoscere la decisa posizione della ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova, che si dice pronta a dare battaglia affinché il vino italiano non sia coinvolto in questa guerra dei dazi.

Il pericolo però esiste e potrebbe farsi più concreto nel 2021. Il prossimo anno, spiega "Il Sole 24 Ore" del 23 gennaio, anche in Italia entrerà in vigore la "digital tax", cosa che potrebbe far scattare le ritorsioni Usa.
 

Mille miliardi per l'ambiente

Restiamo a Bruxelles con “Il Sole 24 Ore” del 19 gennaio, dove si commentano le recenti decisioni della Commissione europea in tema di tutela ambientale, obiettivo per il quale sarà impegnata nei prossimi anni una cifra di ben mille miliardi.

Si parla di fondi europei anche su “La Stampa”, in questo caso per invocare un diverso utilizzo delle risorse destinate alla promozione del vino, che si vorrebbero invece dirottare al mondo della ricerca.

In tema di aiuti al settore vitivinicolo, “Italia Oggi” del 22 gennaio illustra come sono organizzati i sostegni destinati alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti.
A dettare le norme è una recente circolare di Agea (la numero 3680) del 17 gennaio.
 

I suini cinesi

I controlli alle importazioni sono efficaci e lo dimostra il recente blocco di una partita di carne suina proveniente dalla Cina, dove sono presenti pericolosi focolai di peste suina africana.
Se ne parla il 23 gennaio su molti quotidiani e fra questi "Il Messaggero", che partendo da questo episodio fa un elenco delle numerose partite di alimenti che solo nell'ultima settimana sono state respinte perché non rispondenti ai requisiti richiesti.

A correre i maggiori rischi di un ingresso in Italia della peste suina africana sono gli allevatori, come ricorda "Il Gazzettino" del 23 gennaio.
La malattia infatti non colpisce l'uomo, ma causa elevata mortalità negli allevamenti e comporta l'abbattimento degli animali e il blocco delle attività. Fondamentale allora il controllo delle frontiere per proteggere la nostra suinicoltura.
 

Novità fiscali

Da segnalare sono poi alcune novità di carattere fiscale.
Una di queste, descritta da “Italia Oggi” del 17 gennaio, riguarda i florovivaisti, che dal primo gennaio possono usufruire di un regime agevolato grazie al quale il calcolo del reddito viene fatto a partire dai corrispettivi moltiplicati per un coefficiente di redditività del 5%.

Ancora su “Italia Oggi”, del 21 gennaio in questo caso, si parla di questa agevolazione per specificare che ad usufruirne non sono solo i florovivaisti, ma anche le società agricole nelle attività di vendita delle piante.

Altra agevolazione è quella che riguarda l'esonero dall'Irpef dei redditi dominicale e agrario, ma “Il Sole 24 Ore” del 22 gennaio ricorda che il vantaggio sarà dimezzato nel prossimo anno, per poi sparire del tutto a partire dal 2022.
 

Agrofarmaci, cimice e Xylella

Lo stop al referendum che avrebbe voluto abolire l'impiego degli agrofarmaci in alcune realtà agricole non ha spento le polemiche su questo argomento e “Avvenire” del 19 gennaio racconta che sulle colline del Prosecco è di nuovo in corso una raccolta di firme per contrastare l'impiego dei "pesticidi" nei vigneti.

Proprio per limitare l'impiego della chimica nella lotta alla cimice asiatica, si moltiplicano le richieste per l'impiego di insetti antagonisti, come si apprende da “L'Arena” del 18 gennaio.
Intanto “Il Trentino” del 17 gennaio ricorda che fra gli insetti antagonisti della cimice asiatica c'è anche l'Anastatus bifasciatus.

Nuove soluzioni si prospettano poi per la battaglia contro la Xylella.
Se ne parla il 18 gennaio sul “Quotidiano di Bari” a proposito di un prodotto oleoso innovativo, recentemente premiato.
Altri dettagli su questo prodotto a base di olio e cera d'api si possono leggere su “Repubblica” del 19 gennaio.


"Curiosando"

Sempre alta l'attenzione dei media sulle innovazioni o più semplicemente sulle notizie all'apparenza più "curiose".
Si scopre così dal “Messaggero” del 18 gennaio che all'acero riccio e alla betulla verrucosa sono state riconosciute peculiari proprietà nell'abbattimento delle polveri sottili.

Il “Corriere della Sera” del 20 gennaio si sofferma sulle innovazioni proposte da una università israeliana, dove si è messo a punto un "termometro" per misurare le esigenze nutritive del terreno e calibrare così alla perfezione gli apporti necessari, limitando al massimo gli sprechi.

Infine “Italia Oggi” del 22 gennaio che descrive una recente applicazione delle tecniche blockchain per la tracciabilità del pomodoro di Pachino.

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