Sono state le "numerose segnalazioni e interrogazioni parlamentari che evidenziavano presunte irregolarità gestionali all’interno dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea)" a spingere il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, a nominare una apposita Commissione di indagine che - a seguito dell'attività ispettiva - "ha confermato l’esistenza di reiterate irregolarità gestionali e anche una culpa in vigilando del Cda che hanno reso necessario avviare il commissariamento" e la nomina con decreto del commissario straordinario Giovanni Cannata
È quanto si legge in una nota diramata dal Mipaaf. 
Una nomina che, soprattutto per il metodo, aveva suscitato malumore e "sconcerto" nel vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Massimo Fiorio.

Già rettore dell’Università degli Studi del Molise e professore di Economia e politica agraria, Cannata ha ricoperto numerosi incarichi: è stato rettore dell’Università del Molise, componente del Consiglio direttivo del Cnr e del Consiglio universitario nazionale, presidente della Sidea, la Società italiana di economia agraria e dell’Aieaa, l’Associazione italiana di economia agraria e applicata.

Plauso per la scelta del professore dall'Inea, che in un comunicato sottolinea "la qualità dell'attività didattica e di ricerca e l’impegno" di Cannata, già a lavoro subito dopo l’insediamento ufficiale e i primi momenti di conoscenza che lo hanno visto impegnato nel sollecitare il potenziale dei ricercatori e dei tecnici dell’ente nell’implementazione degli studi sullo sviluppo del sistema agricolo e nella gestione dell’ambiente e del territorio in stretta connessione con la sua sostenibilità.

"E’ con questa consapevolezza che il nuovo commissario è impegnato a valorizzare - prosegue il comunicato Inea -, d’intesa con ministero delle Politiche agricole, il valore accumulato dall’Istituto, con i suoi oltre ottant’anni di attività e con il suo ricco patrimonio di ricerche".
Una attenzione particolare sarà dedicata al superamento delle difficoltà che hanno caratterizzato la vita dell’Istituto nei tempi recenti, in stretto rapporto con il Mipaaf, "e con l’auspicio di forte collaborazione con le Regioni e le altre Istituzioni, con il sistema delle rappresentanze sindacali e imprenditoriali".