La capacità del settore agroalimentare dell'Ue di garantire sicurezza e stabilità alimentare e un posto di lavoro a 40 milioni di persone e alle rispettive famiglie dipende dalla politica agricola comune. La prossima riforma della Pac non deve mettere a rischio tutto ciò, soprattutto in un contesto di sfide globali quali la crescente domanda alimentare e il cambiamento climatico.

Come dichiarato da Gerd Sonnleitner, presidente del Copa: "La strategia 2020 della Commissione verso la crescita verde è la cosa giusta da fare. In passato, le riforme erano servite a fare in modo che l'agricoltura europea raggiungesse i più elevati standard di sicurezza sanitaria e di protezione ambientale, ma spesso a scapito delle prestazioni economiche e della posizione concorrenziale dell'agricoltura dell'Ue. Nel mondo di oggi, dobbiamo raggiungere una sostenibilità sia ambientale che economica. Eppure, nelle sue proposte sulla futura Pac, la Commissione prevede di continuare a percorrere la stessa strada del passato, introducendo maggiori vincoli alla produttività e redditività degli agricoltori e persino proponendo di sottrarre delle terre alla produzione. Ciò non ha senso in una Ue colpita dalla crisi economica e in un mondo che avrà sempre più bisogno di derrate alimentari e risorse naturali".

Il presidente della Cogeca, Paolo Bruni ha aggiunto: "Noi abbiamo avanzato delle proposte molto specifiche su come ottenere una crescita verde e chiediamo alla Commissione di includerle nelle proprie proposte relative alla riforma della Pac. Gli agricoltori e le loro cooperative sono sempre stati dei forti sostenitori della costruzione europea e, se appoggiati da una solida Pac, sono pronti a fare la propria parte nel conseguire una maggiore stabilità e prosperità”.