Mai l’Assoenologi, Associazione enologi enotecnica italiani, ossia l’organizzazione nazionale di categoria che nel nostro Paese rappresenta i tecnici vitivinicoli, aveva organizzato il suo più importante annuale appuntamento in Umbria.

Una lacuna che viene colmata dal 9 al 12 luglio con un evento storico. A Orvieto infatti si festeggiano i 120 anni dell’Assoenologi, ovvero della più antica organizzazione al mondo del comparto vitivinicolo, basti pensare che 'Union des Oenologues de France' è nata solo nel 1959.

"1891/2011: centoventi anni di Assoenologi al servizio della categoria, del settore vitivinicolo e della loro evoluzione". 

Un momento importante per la storia di Assoenologi a cui viene dedicata l'intera cerimonia inaugurale nell’ambito della quale sarà consegnato a Gianni Zonin, enologo, presidente dell’omonina Casa vinicola, il Grappolo d’Oro dei 120 anni di Assoenologi.

Nei giorni successivi e fino al concerto di chiusura programmato l'11 luglio nello storico Teatro Mancinelli, lo spazio sarà lasciato a tre sessioni di lavori caratterizzate da argomenti di tecnologia e di mercato che occuperanno oltre 12 ore di relazioni, confronti e dibattiti.

Nella prima parte congressuale si illustreranno i metodi innovativi per riconoscere i vitigni in vigneto e nel vino, per passare a presentare quelli più avanzati di monitoraggio a distanza della qualità dei vini. Da qui il titolo della prima sessione dei lavori "L'innovazione del controllo".

Nel pomeriggio la seconda sessione verterà su “Le eccellenze enologiche italiane a confronto” ossia la valutazione delle tecnologie adottate per produrre alcuni prodotti di alta gamma frutto di quei processi di cui gli enologi sono i fondamentali protagonisti. In questo ambito saranno presentati anche il “Vino bianco d’Italia” e il “Vino rosso d’Italia”, ossia le bottiglie celebrative che Assoenologi, su mandato di Veronafiere con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei ministri, ha creato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Lunedì 11 luglio l’ultima parte dei lavori sul tema “Conoscere il mercato per valorizzare la produzione”, aspetti quindi di comunicazione e di marketing che saranno trattati da alcuni tra i più qualificati importatori di vini Italiani nel Mondo con un unico tema “Come pensa, valuta, giudica e acquista il vino italiano il consumatore americano, russo e cinese”.