"Nonostante un milione e 700 mila aziende agricole e un ruolo determinante nell'economia del Paese, in particolar modo per la crescita dell'agriturismo e dei consumi dei prodotti biologici, l'agricoltura non riesce ancora a dispiegare tutto il suo potenziale e a divenire un tema centrale nel Paese".

"La crisi del settore agricolo italiano – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non deriva solo dalle difficoltà economiche internazionali, ma anche da una percezione erronea di quel che significa essere degli agricoltori e lavorare nel settore primario. In questi anni ci si è occupati del comparto agroalimentare solo per risolvere problematiche specifiche, ma non si è mai cercato di contestualizzare l'importanza del settore per il Paese". 

"E' proprio per invertire questa tendenza – continua Tiso – che abbiamo chiesto al Ministro Romano un forte segnale di discontinuità rispetto al passato. Ad affossare ulteriormente il sistema agricolo nazionale non è solo l'incapacità delle istituzioni di attuare quelle riforme sistemiche necessarie al rilancio, ma anche la difficoltà di comprendere che investendo sull'agricoltura si investe in un progetto in grado di garantire un futuro migliore".

"E' da tempo che noi della Confeuro chiediamo un incontro che chiarisca il ruolo del sistema agroalimentare italiano e discuta di come sfruttarne le potenzialità. Molte problematiche – conclude Tiso – si sarebbero potute evitare se trattate al momento del loro sorgere. Numerose aziende stanno chiudendo e i consumi dei prodotti agricoli sono in diminuzione. E' tempo che si ricominci a parlare di agricoltura se non si vuole disperdere il patrimonio agroalimentare di cui questo Paese gode".