Il biologico potrà contare su un nuovo Fondo di 24 milioni di euro per lo sviluppo dei biodistretti e delle filiere bio, sia nazionali che regionali. Dopo l'intesa sancita nella seduta del 28 settembre scorso della Conferenza Stato Regioni, è stato recentemente firmato dal sottosegretario alle Politiche Agricole, Francesco Battistoni, il Decreto Ministeriale contenente "la modalità di funzionamento del Fondo per lo Sviluppo della Produzione Biologica nonché i requisiti e i criteri per la definizione dei soggetti e delle iniziative che possono essere finanziate con tali risorse pubbliche" come recita il verbale della Conferenza di fine settembre.
Il Fondo era stato istituito già con la Legge di Bilancio per il 2021, e fino ad oggi era mancato il Decreto Ministeriale attuativo, relativo al Fondo, che ne disciplina i criteri e le modalità per l'attuazione degli interventi tesi a incentivare lo sviluppo delle filiere agricole biologiche e dei distretti biologici.
Il provvedimento punta a sostenere l'integrazione tra i diversi soggetti della filiera, i relativi servizi di consulenza alle imprese e le attività di promozione e comunicazione per far crescere il mercato e i sistemi locali di produzione e consumo attraverso i distretti biologici che consentono di sviluppare l'agricoltura e l'economia dei territori rurali.
"Vorrei esprimere un ringraziamento particolare al sottosegretario Battistoni per il costante impegno e la determinazione profusa in questi anni, che hanno portato all'approvazione di questo Decreto, che stanzia un Fondo importante per la valorizzazione dell'agricoltura biologica" ha dichiarato ieri, 18 ottobre 2022, Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.
Secondo la Mammuccini "Si tratta di risorse strategiche per rilanciare le filiere di made in Italy bio e i distretti biologici. Il territorio rappresenta un valore fondamentale soprattutto in questa fase di difficoltà contrassegnata dalle molteplici emergenze alimentare, energetica e sanitaria aggravate dalla crisi determinata dal conflitto nel cuore dell'Europa".
Per la presidente dell'Organizzazione "Il rilancio dell'economia non può prescindere dalla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le filiere made in Italy bio e i biodistretti, che uniscono produttori, associazioni e amministrazioni locali per valorizzare i prodotti biologici, il territorio e contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale, rappresentano una valida opportunità per l'agricoltura".
"Questo Fondo - ha concluso Mammuccini - potrà supportare progetti concreti per sostenere ulteriormente le filiere biologiche italiane e i biodistretti".
"Lo stanziamento di 24 milioni per l'agricoltura biologica annunciato dal sottosegretario Battistoni è destinato a rafforzare le filiere sostenibili e fa sperare che il nuovo Esecutivo sappia raccogliere il testimone dal Governo Draghi accelerando la transizione ecologica" ha dichiarato Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro.
"I nuovi fondi per il biologico sono uno degli ultimi atti del Governo uscente, un provvedimento dalla valenza anche simbolica per il prossimo titolare del Mipaaf in vista del passaggio di consegne. Il futuro ministro delle Politiche agricole dovrà infatti mettersi al lavoro in tempi rapidi per portare avanti i molti dossier rimasti aperti" ha affermato ancora Tiso.
"I governi che si sono avvicendati durante la crisi sanitaria lasciano in eredità alcuni progressi sul fronte della sostenibilità, anche se le misure sono arrivate quasi sempre in ritardo e non sono di per sé sufficienti a imprimere la svolta di cui c'è bisogno - ha continuato Tiso -. All'approvazione della Legge Nazionale sul Biologico fa da contraltare un Piano Strategico Nazionale sulla Pac poco ambizioso, che non ha tenuto nel dovuto conto le critiche sollevate sulla prima bozza".