"La situazione dell’economia nazionale è ogni giorno più drammatica e il timore è che possa generare un forte attrito sociale. L’agricoltura – dichiara il presidente Nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è certamente la medicina più adeguata per rimettere il Paese sui binari della risalita. In un momento storico nel quale la disoccupazione, in particolar modo giovanile, cresce a livelli spaventosi ( è previsto il 9,3% nel 2011), bisogna intervenire quanto prima investendo in quei comparti capaci di generare nuovi posti di lavoro".

"L'agricoltura non solo è da sempre un punto di forza per l’intero Paese - continua Tiso - e ne ha accresciuto la fama nel mondo, ma è allo stesso tempo un settore in grado di raccogliere le sfide che vengono dalla modernità. Investire nel comparto agro-alimentare significa investire nel futuro, nell’autosufficenza alimentare, nell’ammodernamento tecnologico mediante lo sviluppo della cosiddetta Green Economy e conseguentemente in una relazione non invasiva nel rapporto tra uomo e natura". 

"E’ inoltre chiaro – dice ancora Tiso – che dando maggiori risorse al settore, articolato nelle diverse sfide precedentemente citate, si aumenterebbero in maniera considerevole le opportunità lavorative, soprattutto a vantaggio dei giovani, che sarebbero così in grado di portare avanti il grande patrimonio eno-gastronomico italiano".

"In un contesto nel quale il Paese è stato trascinato in una spaventosa crisi da chi ha giocato attraverso le banche con denaro che non gli apparteneva, è dalla centralità del lavoro che bisogna ripartire, accompagnato dall’esigenza di una nuova moralità che si indigni a notizie come quella di una crescente evasione fiscale, ora sui livelli di 125 miliardi l’anno. E’ basandosi su questi due elementi che l’agricoltura ha contribuito in modo determinante alla creazione di un’identità nazionale, ed è continuando su questi suoi binari imprescindibili – conclude Tiso – che noi della Confeuro siamo convinti potrà consentire al Paese di uscire dalla crisi".