Nel contesto dei piani della Commissione europea per il futuro della politica di qualità dei prodotti agricoli dell'Ue, il Copa-Cogeca ha esortato la Commissione europea a fare in modo che le specificità dei diversi sistemi per i vini, i vini aromatizzati, gli alcolici e i prodotti agricoli siano mantenute, poiché altrimenti sarebbe a rischio il successo di tutto il sistema.

Tale richiesta coincide con la preparazione, da parte della Commissione europea, di una proposta di riforma della legislazione europea in materia di indicazioni geografiche e di semplificazione degli attuali sistemi di denominazioni di origine protette (Dop) e di indicazioni geografiche protette (Igp) nel quadro della propria politica sulla qualità. Una delle opzioni valutate dalla Commissione europea consiste nella fusione dei sistemi relativi ai vini, ai vini aromatizzati, agli alcolici e ai prodotti agricoli. La normativa in materia di Dop e Igp mira a promuovere la qualità e a proteggere dalle imitazioni quelle specialità regionali la cui reputazione è ben meritata.

Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, ha però dichiarato: "Sollecitiamo la Commissione a garantire che vengano mantenute le specificità dei diversi sistemi, poiché vi sono molte differenze fra i sistemi di indicazioni geografiche dei vini, degli alcolici e dei prodotti agricoli. La principale differenza è che le definizioni di denominazione di origine protetta (Dop) e di indicazione geografica protetta (Igp) sono molto diverse. Un vino Igp deve essere prodotto nell’area geografica in questione e l’85% delle uve deve provenire da quella stessa area. Ai sensi della legislazione orizzontale, soltanto uno dei seguenti processi deve essere svolto nell’area geografica: produzione, trasformazione o elaborazione. Per di più, la legislazione applicabile agli alcolici è coperta soltanto da quella sulle Igp e non da quella sulle Dop".

Per il Copa-Cogeca, è cruciale che l’armonizzazione proposta dalla Commissione assicuri il mantenimento delle specificità di ogni sistema. Altrimenti questo processo non sarà una semplificazione, ma piuttosto uno smantellamento dei sistemi esistenti.

La Commissione europea si sta attualmente occupando della valutazione d’impatto, che sarà ultimata entro settembre. La proposta di riforma della legislazione dell’Ue in materia di indicazioni geografiche dovrebbe essere presentata entro la fine dell’anno.