“Ho provato una grande emozione nel partecipare al mio primo Consiglio dei ministri, nel corso del quale ho ascoltato tutto con profonda attenzione, perché la capacità di ascolto è una qualità non trascurabile. In realtà ho già ben presente la complessità della situazione nella quale si trova l’agricoltura italiana nel contesto delle politiche europee. Il settore primario, come si sa, è uno dei motori principali della nostra economia. La sua natura multiforme ne fa non solo uno straordinario volano per tutti i settori legati allo sviluppo e alla crescita ma anche un terreno in cui affrontare le sfide poste dall’innovazione e dalla ricerca”.

Così il nuovo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan commentando il suo primo giorno alla guida del dicastero di via XX Settembre.

“Nella mia precedente esperienza ho garantito il più deciso sostegno alle istituzioni impegnate nella ricerca sia privata che pubblica. In ogni caso, chi mi conosce sa che nel mantenermi responsabile non mi fa difetto una forte e innata vocazione all’eresia, fatto salvo il principio  - ha continuato il ministro Galan - che dovrò ogni volta capire da che parte stia l’ortodossia piuttosto che l’eresia, e quindi quale delle due categorie converrà applicare per il bene della nostra agricoltura. Ringrazio tutti coloro che hanno voluto indirizzarmi la loro stima e che mi è parso volessero avere nei miei confronti quel pregiudizio di simpatia indispensabile all’apertura di un dialogo costruttivo”.