La difficile situazione del comparto agro-alimentare italiano rischia di subire un ulteriore colpo dai recenti aumenti dei prezzi dei carburanti. In una situazione economica nella quale l'inflazione cresce a dismisura e il potere d'acquisto delle famiglie cala costantemente è necessario che questa nuova impennata dei carburanti non divenga un ulteriore e pesante costo sui gia' troppo alti presenti nella filiera agricola del paese.
Lo dichiara il presidente della Confeuro Rocco Tiso. "I prezzi dei carburanti, i più alti in Europa – continua Tiso – rischiano di ripercuotersi sull'intero indotto agricolo italiano non solo perché andrebbero ad appesantire una filiera agricola troppo lunga e colma di costi superflui, ma anche perché favorirebbero il consumo dei prodotti di importazione, economicamente più accessibili, a dispetto di quelli nazionali. E' necessario che si intervenga su questo rischio con la massima prontezza e serietà, non dimenticando però che per rilanciare il settore agricolo italiano non basta solo evitare che si aggiungano nuovi costi ad una filiera troppo macchinosa, ma è fondamentale concentrasi altresì sulla salvaguardia della qualità della produzione agricola nazionale che tanto ha reso celebre l'alimentazione italiana nel mondo".