L’aveva promesso da tempo al ministro Zaia. Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, accompagnata dal collega ministro delle Politiche Agricole, ha fatto vista alla Scuola Enologica di Conegliano.

Una visita lunga un’ora e mezza che ha consentito al numero uno di viale Trastevere di passare in rassegna i locali storici del 'G.B. Cerletti', dall’aula magna, al laboratorio di scienze, dalla cantina, al laboratorio di Chimica, dialogando con personale  e alunni.

Ad accoglierla oltre alla preside Damiana Tervilli, che ha fatto gli onori di casa, c’erano il presidente della provincia Leonardo Muraro, il sindaco di Conegliano Alberto Maniero, quello di Refrontolo M.Grazia Morgan, e la responsabile dell’Uff. Scolastico provinciale dott.ssa M.Giuliana Bigardi.

Il ministro Gelmini è rimasto positivamente impressionato dall’organizzazione e dalla sinergia tra istituto tecnico agrario, professionale per l’agricoltura e Università di Padova, apprezzando lo stretto collegamento tra realtà scolastica, territorio e mondo del lavoro.

“E’ stata una visita interessante perché il Cerletti è davvero una scuola di eccellenza, vuoi per la sperimentazione che attua, vuoi per  i proficui scambi culturali con le altre realtà professionali all’estero, ma soprattutto per l’aggancio stretto con la Facoltà di Agraria e il mondo del lavoro che ruota attorno alla cultura vitivinicola del territorio trevigiano”, ha dichiarato la Gelmini.

A proposito di viticoltura i rappresentanti degli studenti del Cerletti hanno ringraziato il ministro Gelmini per aver introdotto in extremis nei tecnici l’articolazione “viticoltura ed enologia” che rischiava di far sparire la tradizione di scuole prestigiose come questa e che invece consentirà a generazioni di studenti di formarsi ancora sui banchi della Scuola Enologica più antica del mondo.

Le sono stati ricordati poi gli scambi culturali con l’estero grazie al sostegno della provincia di Treviso, i progetti sulla legalità, e le esperienze di stage professionalizzanti decisive per la qualifica dei tecnici del futuro nel settore agricolo (Neozelanda, Francia, Progetto Leonardo, Wine Championship in Ungheria).

Infine il ministro, sollecitata in tal senso, ha detto che si prenderà a cuore la questione della diffusione della cultura italiana all’estero attraverso le scuole e le università, malgrado i tagli al bilancio messi in atto dal collega Tremonti.