Anche le cooperative risentono, inevitabilmente, della pesante crisi che investe l'economia italiana e mondiale, ma conservano comunque, in molti comparti di attività, una capacità di crescita che si traduce in un quadro complessivo di tenuta sia sul fronte del giro d'affari che su quello dell'occupazione.

E' quanto emerge dai dati di preconsuntivo 2009 elaborati dal centro studi della Legacoop, dai quali risulta che le cooperative aderenti all'organizzazione registrano un incremento complessivo del fatturato pari all'1,62% (in valore assoluto, dai 55 miliardi e 909 milioni ai 56 miliardi e 813 milioni) e dell'occupazione dello 0,77% (da 481.831 a 485.541 occupati).

In crescita (+ 2,9%) anche i soci delle cooperative Legacoop, che passano da 8.307.550 a 8.550.699, con un contributo particolarmente significativo della cooperazione di consumatori, che mette a segno un +3,47%.

Per quanto riguarda le dinamiche del settore agroalimentare, precisa un comunicato, le cooperative Legacoop, il cui giro d'affari è principalmente composto dall'attività di trasformazione industriale dei prodotti agricoli conferiti, mostrano, complessivamente, una buona tenuta, nonostante la crisi che colpisce il settore primario testimoniata dai dati Unioncamere relativi al numero di imprese agricole: nel solo biennio 2007-2008 si evidenzia, infatti, una diminuzione nel numero di aziende agricole di circa 73.000 unità con una contrazione pari al 7,8%.

Significativa appare la positiva risposta alla crisi manifestata dal comparto lattiero-caseario, evidenza la nota, dove si registrano inversioni di tendenza (segmento del Parmigiano) rispetto agli andamenti degli ultimi anni. Dati negativi, al contrario, si registrano nel comparto del vino e dell'ortofrutta, settori dove l'export gioca un ruolo importante per l'allocazione delle produzioni, e dove, appunto, si è avuto un calo considerevole della domanda, soprattutto da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.