UnionAlimentari-Confapi (Unione nazionale della piccola e media industria alimentare) esprime il punto di vista della piccola e media industria alimentare nei confronti della crisi in atto.
Il presidente, Renato Bonaglia: 'La situazione di crisi economica in atto non facilita il settore alimentare, il pessimismo perdurante impatta negativamente sui consumi e va ad aggiungersi alle problematiche strutturali già presenti nel settore'.    Questi, dunque, i maggiori problemi che si trovano ad affrontare le Pmi alimentari: 'Il rallentamento dei consumi e la scarsa fiducia nel futuro da parte dei consumatori agiscono da freno alla spinta innovativa e d’investimento dell’industria. La difficoltà perenne di accesso allo scaffale, anche dei prodotti più innovativi firmati 'piccola industria alimentare' non facilita la situazione, nonostante la loro presenza potrebbe servire da stimolo al rilancio dei consumi alimentariL’instabilità del mercato delle materie prime, con i suoi repentini alti e bassi, crea un campo d’azione perfetto per gli speculatori abili a giocare con gli ormai  noti meccanismi della cosiddetta 'economia di carta.  Urge una riscoperta dell'economia vera, di sostanza, fatta di prodotti, di persone, di lavoratori e di imprese produttive,l'unica possibilità reale per creare valore e sviluppo non solo economico, ma anche sociale'.
Infine, una nota sulle notizie di questi giorni riguardanti presunte contaminazioni/sofisticazioni di prodotti alimentari: 'Questi fatti, seppur gravi e meritevoli di essere verificati e, se del caso, debitamente puniti, contribuiscono a danneggiare l’immagine dell’alimentare italiano, soprattutto di quei produttori onesti che, in una situazione di crisi generalizzata, necessitano di supporto anche a livello di opinione pubblica. L’eccessivo allarmismo mediatico crea nei consumatori un effetto panico che spesso è anche più dannoso  della stessa causa'.