L'agricoltura è in ripresa sia in Italia che nell'Unione Europea. E si rivela un settore sul quale i governi puntano sempre più a investire. A fare il punto sulla situazione del settore agricolo è l'ultimo numero di 'Dati Inail', il foglio mensile dell'Istituto Nazionale contro gli infortuni sul lavoro sull'andamento degli infortuni sul lavoro.
Secondo i dati Inail, segnali positivi sullo stato di salute del settore sono rivelati dal trend decrescente degli infortuni sul lavoro, che viene confermato anche per il 2007: nell'ultimo anno le denunce sono state circa 57 mila, in flessione del 9,4% rispetto al 2006. In diminuzione anche i casi mortali, che si attestano intorno alle cento unità, ma sulla base dei dati relativi ai primi mesi si profila un aumento per il 2008.
C'è da sottolineare inoltre che gli infortuni in agricoltura seguono la ciclicità delle stagioni, e fanno registrare quindi picchi massimi in luglio e in ottobre. In Europa, si legge su Dati Inail, il 91% del territorio è costituito da zone rurali: l'agricoltura e la silvicoltura rappresentano, quindi, due forme di utilizzo delle risorse naturali fondamentali per lo sviluppo economico dei diversi Stati membri.
Proprio per questo, per il 2007-2013, i Paesi dell'Unione hanno predisposto un piano di sviluppo rurale e finanziamenti che miglioreranno la competitività del settore, l'ambiente e la diversificazione dell'economia.Anche in Italia, dopo un periodo di affanno, si sta assistendo a una ripresa del settore: nel primo trimestre 2008 l'agricoltura ha contribuito alla crescita congiunturale del Pil del 6,9%; buono anche l'andamento tendenziale del valore aggiunto (+1,1% rispetto al primo trimestre 2007).