Oltre 3mila metri quadrati di superficie ospiteranno a partire da domani, 13 marzo, la 32esima fiera 'Foodex Japan', il più importante appuntamento del settore alimentare dell'area asiatica. L’edizione 2006 è stata visitata da oltre 95.000 operatori professionali provenienti da numerosi Paesi asiatici, con circa 2.500 espositori. Ad inaugurare la kermesse di quest’anno saranno il ministro delle Politiche agricole e forestali Paolo De Castro, insieme al presidente dell’Ice, Istituto nazionale per il commercio estero, Umberto Vattani. E’ la prima volta che la JMA (Japan Management Association) celebra l’apertura della fiera con una cerimonia del taglio del nastro. Soddisfazione per l’Italia, che rappresenta il secondo fornitore del Giappone considerate le 16 categorie merceologiche più importanti del settore (vino, pasta, conserve, aceti, carni preparate, formaggi,caffè). Un mercato, quello dell’agroalimentare giapponese, dal valore di quasi 3 miliardi di dollari di cui l’Italia detiene una quota superiore al 15%. Per alcuni prodotti, l’agroalimentare made in Italy occupa posizioni di preminenza come nel caso del prosciutto crudo con una quota di mercato del 83,6%, dell’olio di oliva con il 58,8%, della pasta con il 72,2%, e dei pomodori pelati con il 79,7%. Nel complesso, la posizione del nostro Paese nel mercato giapponese per il settore agroalimentare raggiunge un valore che supera il 470 milioni di dollari. La Collettiva italiana organizzata dall’Ice ospiterà oltre 200 aziende. Anche quest’anno dunque l’Italia si conferma il Paese più rappresentato nell’intera Fiera.