Di seguito gli altri dati emersi dall’indagine sulla vendita diretta che Agri 2000, società di servizi e ricerche per il settore agroalimentare, svolge ogni anno a Sana nell’ambito delle attività di gestione del portale per la promozione del territorio rurale www.terredibologna.it
Con quale frequenza si effettuano gli acquisti
La frequenza con la quale i consumatori acquistano direttamente dal produttore è ancora bassa. Il 62% degli intervistati, infatti, effettua meno di un atto di acquisto ogni mese. In particolare, il 30% dichiara di comprare prodotti direttamente dall’agricoltore 1 o 2 volte l’anno, mentre per il 32% del campione la frequenza sale a 3-6 volte nell’arco dei 12 mesi. Solamente il 38% degli intervistati effettua acquisti almeno una volta ogni mese. In particolare, il 27% 1-2 volte ogni mese, mentre per il 12% l’acquisto nelle aziende agricole è settimanale.
Proporre nuove formule che aiutino ad incrementare la frequenza degli acquisti, come ad esempio la vegetable box scheme già sperimentata dagli agricoltori inglesi, è una delle strategie da seguire per favorire la diffusione della vendita diretta in Italia. La box scheme è una confezione, normalmente di 2 o 3 formati diversi secondo le esigenze dell’acquirente, contenete frutta e verdura di stagione che viene consegnata a casa del cliente o in punti di consegna prestabiliti facilmente raggiungibili da più consumatori. La modalità si sta diffondendo rapidamente nel Regno Unito grazie anche all’ampliamento dell’offerta contenuta nelle confezioni con altri prodotti locali come formaggio, pane, uova e carne forniti da più aziende agricole della stessa zona organizzate in cooperative o unite da accordi di collaborazione.
Dove si acquistano i prodotti agricoli
Il 73% degli intervistati ha fatto i suoi acquisti recandosi direttamente nelle aziende agricole, mentre il 38% ha comprato i prodotti negli stand degli agricoltori presenti in fiere e mercati locali, modalità in crescita rispetto al precedente anno. Diminuisce rispetto alla precedente indagine la percentuale di coloro che si sono fermati per gli acquisti negli spazi allestiti dalle aziende lungo le strade principali, il 15%degli intervistati, mentre cresce l’acquisto nei negozi in città gestiti direttamente dalle aziende agricole, frequentati dal 12% dei consumatori. Questi ultimi due dati potrebbero indicare l’inizio di una tendenza da parte delle aziende agricole ad una migliore organizzazione della vendita diretta, non più relegata a spazi improvvisati, ma inserita in maniera organica nella struttura produttiva.
I motivi che spingono all’acquisto diretto dal produttore
La convenienza non è la principale ragione che muove i consumatori verso le aziende agricole. Al primo posto troviamo, infatti, la qualità e la freschezza dei prodotti acquistati, motivi indicati dal 70% degli intervistati, seguiti, non senza sorpresa, da due ragioni non direttamente collegate al prodotto che si acquista. La possibilità di instaurare un rapporto diretto con il produttore, infatti, è stata indicata dal 42%degli intervistati, seguita dalla volontà di sostenere l’economia agricola locale importante per il 25% del campione.
La convenienza è solo al quinto posto, con il 14% delle preferenze, preceduta anche dalla maggiore sicurezza alimentare indicata dal 19% degli intervistati.
Le prospettive
Interessanti le prospettive per i produttori che fanno vendita diretta: il 70% dei consumatori intervistati da Agri 2000 prevede di aumentare i propri acquisti nelle aziende agricole nel corso del 2007. Nessuno ha indicato riduzioni, mentre per il 30% rimarranno sostanzialmente stabili.
L’interesse per nuovi servizi offerti dalle aziende agricole
L’indagine ha valutato anche l’interesse degli intervistati verso una serie di nuovi servizi che le aziende agricole possono offrire: Farm hospital (azienda convenzionata con istituzioni sanitarie per ospitare anziani, degenti o persone diversamente abili), Agri asilo, Farm work (azienda che organizza periodi di vacanza-lavoro per ragazzi e adulti), Centro benessere. Il livello maggiore di interesse è stato assegnato dagli intervistati alla farm work (85% delle risposte “abbastanza” e “molto”), seguita dall’agri asilo (74%), dalla farm hospital (70%) e dall’azienda con centro benessere (61%).
Per informazioni:
Agri 2000 soc. coop.
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Fonte: Agronotizie