L’industria delle conserve di pomodoro riveste un ruolo molto importante nell’economia italiana. Il 2004 è stato un anno difficile a causa dell’enorme produzione (oltre 6 milioni di tonnellate) che hanno determinato un crollo dei prezzi e un accumulo di giacenze di prodotti. Tuttavia nel 2005 si sono avuti segni di ripresa e le previsioni per il 2006 sono favorevoli in vista della riorganizzazione normativa. Le vendite totali di trasformati tra aprile 2005 e aprile 2006 mostrano una variazione del -0,5 in termini di volume e del -4 punti in termini di valore. Al novembre 2005 le vendite delle passate di pomodoro in Italia si sono attestate intorno ai 152,9 milioni di euro e in 166,483 tonnellate. La normativa sull’etichettatura della passata dovrebbe contrastare in modo efficace la forte concorrenza proveniente dalla Cina.
L’articolo “Un mercato con sfumature" è su Largo Consumo 07/06. Elenco dei Citati nell'articolo. Case History: Boschi Luigi & Figli, Del Monte Foods Italia. Percorso di lettura correlato: Conserve vegetali. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2.
Vino in brick: non tutti lo sanno, ma rappresenta il 31% delle confezioni enologiche.
Circa il 31% della produzione vinicola italiana è commercializzata in confezioni di cartone, dal brik al bag-in-box. Sotto il profilo economico risulta una scelta vincente: per quanto concerne i prezzi al pubblico, un litro di vino in brik varia tra i 55 centesimi di euro dei prodotti di fascia bassa a 1,20 euro per quelli di fascia alta. Pertanto la vendita di vino in brik si sta rivelando, salvo qualche rara eccezione, un vero business sia per le aziende specializzate nel settore, sia per quelle che abbinano questa forma di packaging alle bottiglie. Nello specifico nel 2005 il mercato del vino ha avuto un 31,3% in brik, un 2,1 in bag-in-box e un 2,5% in plastica.
L’articolo “Successo in brik" è su Largo Consumo 07/06. Elenco dei Citati nell'articolo. Case History: Caviro.
Percorso di lettura correlato: Vino. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1.
Orticoltura: l’innovazione varietale è considerata uno strumento strategico di competitività per il comparto.3
L’agricoltura italiana è al primo posto in ambito comunitario seguita da Spagna e Francia. Tale posizione dominante è dovuta ad una tradizione importante per ciò che concerne il consumo di ortaggi e per la capacità di innovazione spinta dalla necessità di assecondare i consumatori e i produttori delle società. La presenza inoltre di caratteristiche tecnologiche rispondenti agli standard dell’industria di trasformazione rappresenta uno strumento strategico di competitività del settore.
L’articolo “I progettisti della varietà" è su Largo Consumo 07/06. Elenco dei Citati nell'articolo. Per approfondimenti digita: "Agricoltura", "Asparagi", "Orticoltura", "Ricerca e svikluppo" e "Sementi". Percorso di lettura correlato: Orticoltura. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Gra1, Gra2, Gra3.
Crisi alimentari: la prevenzione è l’unico modo per ridurne l’impatto, come dimostrano i casi di Cremonini, Norda o Nestlé.
Allarmi e crisi aziendali, soprattutto nel settore alimentare, destano molta preoccupazione nei consumatori. Le crisi vanno previste o curate a posteriori? Come dimostrano i casi di Cremonini, Norda e Nestlè, la prevenzione risulta essere l’unico modo per ridurre l’impatto negativo e per conquistare la fiducia dei consumatori. Un esmpio di preoccupazione legata all'alimentazione è data dall'influenza aviaria che in media in Europa ha coinvolto il 66%, con un picco dell'84% a Malta e del 47% in Finlandia e in svezia.
L’articolo “Crisi:prevenirle o curarle?" è su Largo Consumo 07/06. Elenco dei Citati nell'articolo. Case History: Norda. Percorso di lettura correlato: Sicurezza, certificazione e tracciabilità della filiera agroalimentare. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2, Gra1.
Per approfondimenti: Largo Consumo - 7/2006 www.largoconsumo.info
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Fonte: Agronotizie