Albicocche, ciliegie, pesche e meloni sono i prodotti di stagione più acquistati anche se la frequenza del consumo settimanale è piuttosto bassa, molto lontana dalle 5 volte al giorno consigliate. Il 47% degli intervistati, infatti, consuma questi prodotti una o due volte la settimana, mentre il 23% si spinge fino a 3-4 volte e solo il 12% arriva ad una frequenza quotidiana o quasi.
Riguardo alla verdura, le insalate dominano i consumi, seguite da zucchine, melanzane e peperoni. Anche in questo caso la frequenza settimanale è ancora modesta: il 52% degli intervistati consuma questi prodotti una o due volte alla settimana. Il 26% arriva fino a 3-4 volte e solo il 10% arriva ad una frequenza quotidiana o quasi.
E’ quanto emerso da un’indagine condotta da Agri 2000, società di servizi e ricerche nel settore agroalimentare di Bologna, nell’ambito della realizzazione dello stand della regione Emilia-Romagna per la promozione dei consumi di ortofrutta, alla Festa Artusiana che si è svolta a Forlimpopoli.Indagine di Agri2000

Riguardo ai criteri adottati dai consumatori per scegliere frutta e verdura, il più importante è la stagionalità, indicata da circa il 70% del campione al primo posto fra i parametri che orientano gli acquisti. Seguono la provenienza, indicata dal 55% degli intervistati al secondo posto, quindi, come terzo criterio, il prezzo ed il sapore con la stessa percentuale di preferenze. Meno importanti, invece, aspetti quali la pezzatura ed il colore, vale a dire i parametri fisici del prodotto, e la facilità di consumo.

Il livello di conoscenza da parte dei consumatori dei diversi marchi collettivi che contraddistinguono e qualificano la frutta e la verdura è buono soprattutto per le indicazioni geografiche comunitarie: Dop e Igp. Il 70% degli intervistati conosce o, quanto meno, ha sentito parlare di Dop (Denominazione d’Origine Protetta), mentre il 59% conosce l’altro marchio comunitario: IGP (Indicazione geografica Protetta). Segue nella graduatoria dei più noti il marchio QC (qualità Controllata), mentre pressoché sconosciuto è il segno distintivo DeCo (Denominazione Comunale), ignoto all’86% degli intervistati.

Nello stand i visitatori sono stati accompagnati, attraverso giochi, assaggi e degustazioni, a conoscere proprietà e valore dell’ortofrutta italiana.

Per informazioni :
Agri 2000 Soc. Coop. - Servizi e ricerche per il settore agroalimentare e ambientale
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