Medicina, rischi per la salute e globalizzazione. Questi i temi della 'Fifth European Conference' su 'Travel medicine e global health' – Problemi medici legati ai viaggi e salute globale – in programma a Venezia dal 23 al 25 marzo.
“Con la globalizzazione – si legge a margine dell'evento – i problemi della salute non sono più circoscritti alle singole nazioni, ma rientrano in una dimensione globale, diventando così di interesse generale sempre più crescente”.
Tra i temi trattati, uno in particolare è stato dedicato alla Sicurezza alimentare. “Il Who (World Health Organization) e i suoi stati membri – prosegue la nota – riconoscono che la sicurezza alimentare svolge una funzione essenziale per la salute pubblica. Proteggere la salute umana nel mercato globale del cibo è una sfida importante che deve essere presa in considerazione, per ridurre i problemi correlati, ad esempio alle micotossine, che stanno diventando un argomento di importanza sempre maggiore”.
Nell’ambito della sessione “Safe food and water” (Cibo e acqua sicuri), presenti il senatore Cesare Cursi, sottosegretario alla Salute e Romano Marabelli, Ministero della Salute, si colloca l’intervento di Piero Cravedi, presidente dell'Associazione italiana protezione piante (Aipp) e professore ordinario di Entomologia agraria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, sul tema 'Safe food productions starts in the field', La produzione di cibi sicuri inizia in campo.

Professor Cravedi, quali sono i temi al centro del suo intervento?
"L'importanza e la necessità di curare le produzioni a partire dal campo, a partire, cioè, dall’agricoltura".
Nel percorso che il prodotto compie 'dal campo alla tavola', quali sono le fasi più critiche della filiera?
“La qualità di un cibo si realizza nella fase che precede la raccolta. Successivamente, l’attenzione deve crescere, quanto più il prodotto si avvicina al consumatore, proprio perché maggiori sono le possibilità di compromettere lo sforzo compiuto in campo”.
Parliamo di rischi alimentari: è corretto considerare alcune produzioni più sicure rispetto ad altre?
“No. Non ci sono prodotti più o meno sicuri e, viceversa, a rischio. Non ce ne sono ora, come non ce ne sono stati in passato. Le diverse forme di agricoltura si differenziano per il processo produttivo che hanno seguito: ed è bene ribadire che il rispetto delle norme tutela tutte le produzioni. Le distinzioni si possono fare, se mai, in relazione all’ambiente. Pensiamo all’agricoltura sostenibile, è un’agricoltura che rispetta l’ambiente e tutela la salute degli operatori. Spesso vengono enfatizzati i rischi legati all’uso degli antiparassitari, mentre in realtà è sempre stata prestata una grande attenzione a questo aspetto, e la normativa in vigore – sempre più severa - tutela fortemente il consumatore. Nel tempo l’agricoltura è migliorata in rapporto all’ambiente, e questo è un dato di fatto fondamentale per noi, visto che in Europa l’agricoltura è ambiente”.
Qual è il rapporto tra tecnologie e pratiche agricole?
“Oggi la popolazione mondiale sta crescendo in modo drammatico e l’uso di tecnologie avanzate si rivela di importanza fondamentale. La moderne tecnologie vanno utilizzate nel migliore dei modi, ma vanno utilizzate: non possiamo tornare indietro alle produzioni del passato”.
In che modo gli agricoltori e le organizzazioni dei produttori possono comunicare efficacemente la sicurezza dei propri prodotti, a ulteriore garanzia del consumatore?
“Questo è un tema aperto. La comunicazione al momento si rivela piuttosto difficile, anche perché il mondo dell’agricoltura tende a restare chiuso in se stesso. E’ necessaria una maggiore apertura e una capacità di comunicare che non sia rivolta solo ai tecnici e agli addetti ai lavori e che però non si riduca a facili slogan spesso privi di contenuto. Il problema è aperto e va affrontato”.

Venerdì 24 marzo 2006

Programma
9-13
Session 7. 'Safe food and water'
Chairperson: sen. Cesare Cursi, Deputy Minister of Health - Romano Marabelli, Director General MHO
Peter Karim Ben Embarek: (WHO) 'Food safety and globalization'
Piero Cravedi: 'Safe food productions starts in the field'
Gianfranco Piva (Unive Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza): 'Mycotoxins and human health'
Corrado Lodovico Galli (Ministry of health): 'Food safeety in Italy'.

Coffee - Break

Robert Tauxe (CDC) 'Emering diseases in food'
Eric Mintz (CDC) 'Safe drinking water: a global challenge'
Massimo Casella (Nestlè, France): 'The Efsa Policy'
Renata Clarke (FAO): 'Food safety and FAO policy'.

13-14
Lunch sponsored by Bayer CropScience
 
In collaborazione con Bayer CropScience
Per approfondimenti: www.ectm5.org