L'idea risale alla metà degli anni '50, quando il professor Gabriele Goidànich, direttore dell’Istituto di Patologia vegetale e dell’Osservatorio per le malattie delle piante di Bologna, iniziò ad organizzare incontri pubblici su temi fitoiatrici che, nel tempo, assunsero una cadenza periodica e una struttura itinerante, fino a diventare un appuntamento fisso a livello nazionale per gli esperti del settore.
Da allora le Giornate Fitopatologiche si sono ripetute ogni due anni, confermandosi come la cornice ideale per presentare e discutere lavori originali di carattere sperimentale sulle diverse aree della difesa (malattie, fitofagi, piante infestanti). Questa nuova edizione sotto il coordinamento del professor Agostino Brunelli, Dipartimento di protezione e valorizzazione agroalimentare - Università di Bologna, si preannuncia carica di novità, che però non ne stravolgono l’impianto originario.

Sono passati cinquant’anni dal primo appuntamento con le Giornate Fitopatologiche. Da allora molte cose sono cambiate. E quello di Riccione si preannuncia non solo come un momento per celebrarne la ricorrenza, ma l’occasione per presentarle in una veste rinnovata. In cosa consiste il nuovo corso?
“Innanzitutto, l’aspetto più evidente della loro evoluzione si può rinvenire nell’apertura al mondo esterno e nel coinvolgimento diretto di nuove categorie, ovvero mondo della produzione, della trasformazione e della distribuzione. Per questo motivo è stato creato un ‘Comitato di indirizzo’ che affianca il ‘Comitato scientifico’ - formato da esperti e ricercatori - e che ha il compito di dettare le linee guida della manifestazione. In questo modo si è cercato di allargare l’audience e l’area di interesse”.
Quali sono le ragioni di questo nuovo orientamento?
“La difesa non è più solo un argomento per specialisti fitoiatri e per addetti ai lavori, perché il concetto stesso di ‘qualità’ si è ampliato. Sotto l’aspetto più operativo, cercheremo di estendere l’ambito della discussione e di affrontare temi di forte attualità, a partire dai contributi sperimentali relativi ai diversi ambiti della difesa. Gli approfondimenti saranno guidati e animati da tecnici ed esperti”.
Il filo conduttore della manifestazione?
“In tutte e tre le sezioni si parlerà di resistenza agli agrofarmaci, con approfondimenti diversi a seconda delle aree di intervento (diserbo, lotta alle malattie, ecc.). Inoltre, quest’anno è stata individuata una nuova missione delle Giornate, che riguarda le strategie fitoiatriche per la qualità delle produzioni agroalimentari e per la salvaguardia dell’ambiente”.
Alla luce del mutato scenario tecnico ed economico in tema di difesa, quanto è stato recepito del rapporto tra mondo della ricerca e mondo della produzione nel nuovo assetto delle Giornate?
“Sicuramente è stata accolta l’esigenza, manifestata dalle aziende e dal mondo della distribuzione, di una maggiore informazione su cos’è la difesa e su come si attua. Andiamo, insomma, nella direzione di una maggiore chiarezza nella comunicaizone, grazie ad uno scambio tecnico e scientifico fra i diversi soggetti coinvolti. Le Giornate, in sostanza, intendono essere l’anello di congiunzione fra sperimentazione e mondo della produzione e della trasformazione, in un’ottica di divulgazione”.

Per informazioni:
Segreteria - Centro di Fitofarmacia - Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare - Viale G. Fanin, 46 - 40127 Bologna - Tel. 051 2096546 Fax 051 2096547 giornfit@agrsci.unibo.it www.agrsci.unibo.it/giornatefitopatologiche



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Programma dettagliato

Programma sintetico