Il Pecorino romano Dop continua a confermare valori costanti in Borsa merci a Milano: dal 19 aprile - data dell'ultimo aumento - è attestato stabilmente a 8,45 euro al chilogrammo sui minimi e 8,65 sui massimi, prezzi confermati anche ieri sempre sulla medesima piazza. Ma in Sardegna - dopo mesi di sostanziale stasi - si è mosso il prezzo del latte ovino, con un balzo in avanti, in una delle due rilevazioni Ismea, di ben il 25,7%. (Questo dato è stato rettificato a +15,6% - Leggi l'articolo di rettifica del 15 giugno 2021).
 

In sensibile crescita i prezzi del latte ovino sardo

Secondo i dati resi noti nel pomeriggio di ieri da Ismea, il prezzo del latte ovino in Sardegna, al lordo dell'Iva e franco azienda nella rilevazione del 4 giugno 2021, oscilla tra un minimo di 0,85 euro al litro ed un massimo di 1,00 euro: in crescita sui valori dal 16 aprile al 28 maggio - quando si erano rilevati prezzi di 0,75-0,85 euro - del 15,62%. Ma la vera sorpresa è il prezzo prevalente, schizzato il 4 giugno a ben 1,10 euro al litro: il 37,5% in più rispetto a 0,80 euro registrati dal 16 aprile fino allo scorso 28 maggio. La media ponderata tra questi incrementi di valore è pari al 25,7%. (Questo dato è stato rettificato a +15,6% - Leggi l'articolo di rettifica del 15 giugno 2021).

Sempre il 4 giugno scorso Ismea rileva poi i prezzi del latte ovino in Sardegna, in una diversa situazione territoriale e di mercato, a 0,75 euro al litro sui minimi e 0,90 sui massimi, per un prezzo medio di euro 0,875 al litro, ed un prezzo prevalente di 0,80 euro al litro, sostanzialmente stabili sin dalla rilevazione del 16 aprile scorso.

Se ne deduce che mesi di Pecorino romano stabile ma su prezzi elevati, e nonostante una campagna di trasformazione che volge al termine attesa per fine luglio, stanno offrendo la possibilità ai pastori di recuperare sul prezzo del latte a condizioni di mercato.

Per raffronti con i prezzi delle settimane precedenti è possibile leggere l'articolo del 21 aprile 2021.
 

Prezzo del Pecorino romano stabile dal 19 aprile

Ieri, 7 giugno 2021, in Borsa merci a Milano il Pecorino romano Dop con cinque mesi di stagionatura e più, alle condizioni di "franco magazzino di stagionatura" Iva esclusa, è stato nuovamente fissato a 8,45 euro al chilogrammo sui minimi e ad 8,65 euro sui massimi, registrando nuovamente lo stesso prezzo ininterrottamente raggiunto dal 19 aprile scorso in avanti, quando si era verificato l'ultimo aumento di 10 centesimi (+1,2%) rispetto alle quotazioni della precedente seduta del 12 aprile.

Il prezzo medio su base annua raggiunto dal Pecorino romano a giugno 2021 - secondo il Clal - è di 8,31 euro al chilogrammo, il 14,23% in più rispetto a quello espresso nello stesso mese del 2020.

Il valore medio su base mensile del Pecorino romano a maggio e giugno 2021 si porta così a 8,55 euro al chilogrammo, in crescita a maggio sul mese di aprile dello 0,88%: il prezzo medio di aprile si era fermato ad euro 8,48 al chilogrammo. Il prezzo medio di maggio 2021 è stato superiore del 16,33% rispetto a quello dello stesso mese del 2020, quando il formaggio tutelato era attestato ad un valore medio di 7,35 euro al chilogrammo. Stessi incrementi presenta il valore medio di giugno 2021 rispetto all'analogo mese del 2020.
L'articolo è stato modificato: il dato 25,7% è stato rettificato a +15,6% - Leggi l'articolo di rettifica del 15 giugno 2021