Fedele, forte, fiero. Con queste tre “F” può essere riassunta l’essenza del cane Fonnese, una razza antica quanto la civiltà del popolo sardo. Infatti, reperti archeologici hanno dimostrato che già nel 6000 a.C., al tempo dei nuraghi, esisteva il Pastore Fonnese, o Cane Fonnese. Nonostante il nome, che riporta a un paese nel cuore dell’Isola, oggi il Fonnese si trova in tutta la Sardegna, ma fuori dai confini sardi non risulterebbero altri esemplari. È un cane fedele: per il padrone può dare la vita, con lui crea un legame fortissimo. Anche per questo, però, non è un animale per tutti: ha bisogno di una persona che lo sappia gestire, a cui possa fare riferimento. È forte, nel vigore fisico nella salute. Gli esami fatti dai veterinari negli ultimi anni per dichiararlo ufficialmente una razza hanno dimostrato che nonostante le pessime condizioni in cui spesso sono tenuti, pochissimi esemplari erano positivi alla leishmaniosi, e nessuno ad altre malattie.


Morfologia

Il suo fisico di taglia media è robusto. È un mesomorfo. Il pelo è caprino, con folto e denso sottopelo lanoso, più corto negli arti e quasi raso nel naso. Ha ispide sopracciglia e una lunga barbetta. Nei maschi il pelo forma una criniera al collo. Si possono trovare Pastori fonnesi neri, cenere, miele e tigrati. I Cani fonnesi sono fieri. Chi li vede per la prima volta è subito colpito dagli occhi, dal tipico color ambra, definiti “scimmieschi” perché in posizione frontale, caratteristica che non si trova in nessun’altra razza canina. Grazie a questi occhi così profondi la comunicazione con l’uomo, se la persona in questione sa capirli, è perfetta. Anche la dentatura è tipica: particolarmente forte e robusta. Bianca e ben sviluppata si caratterizza per la chiusura a tenaglia degli incisivi e per i canini ben distanziati, definiti dalla delegazione Enci “vere e proprie armi”.


Attitudini al lavoro.

Il pastore Fonnese è un cane da lavoro. Non è un cane che conduce il gregge, forse perché in Sardegna le pecore sono prevalentemente da latte, per cui i pastori non hanno selezionato cani che potessero condurre gli ovini, col rischio di stressarli, ma piuttosto da guardia. Il Cane Fonnese è dunque un eccellente cane da guardia e da custodia del gregge, con un forte senso della proprietà. Non si mostra mai astioso con gli animali di cui si prende cura, ma è, all’occorrenza, ottimo guardiano contro i predatori. Per vivere in armonia con lui bisogna conoscere la specie e apprezzarne la primitiva rusticità, l’incredibile intelligenza, le sue grandi capacità intuitive, la dignità e lo spiccato istinto per la guardia. I tratti del temperamento sono tenuti in massima considerazione dai pastori, che affidano le greggi ai loro cani senza mai temere di essere traditi.


Il progetto di ufficializzazione della razza

Attualmente l’unica associazione ufficiale a cui rivolgersi per ricevere informazioni, o per richiedere esemplari da adibire al lavoro, è l’associazione Amatori del cane Fonnese, istituita nel Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari. Ci si può rivolgere alla mail rafco@uniss.it .
Proprio in questi giorni, a metà febbraio, una delegazione Enci si è recata in Sardegna per esaminare 130 esemplari ed iniziare così ufficialmente il libro delle genealogie.

Grazia Sini