"Bisogna mettere una volta per tutte la parola fine alla vicenda quote latte. Già c'è stato un 'colpo di mano' che ha permesso una proroga per il pagamento delle multe al 31 dicembre prossimo. Ora basta. C'è una legge dello Stato che va rispettata. Per questo ribadiamo la nostra contrarietà a riaprire, come è stato ventilato da notizie di agenzia di stampa, i termini di adesione alla sanatoria prevista della legge 33. Ciò significherebbe provocare ulteriori intralci e difficoltà. Chi doveva pagare aveva tutto il tempo per farlo. Non possiamo rimettere in gioco il tutto per pochi splafonatori, che non sono stati alle regole, a danno dei tantissimi allevatori onesti". Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi. 

Confagricoltura: 'Una questione di credibilità'

"Sulla vicenda delle multe per il superamento delle quote latte, affrontata in Consiglio dei ministri e alla luce dell'analisi sviluppata dal ministro Galan, Confagricoltura, che da sempre si è battuta per il rispetto della legalità - ribadisce l'organizzazione agricola - la convinzione che occorra ulteriormente assicurare a chi lo voglia la possibilità di regolarizzare la propria posizione"

"Ci sono - afferma l'organizzazione - le condizioni per chiudere definitivamente una partita che tanto è costata e tutt'ora costa all'Italia, in termini economici e di credibilità politica. Occorre - prosegue Confagricoltura - che gli allevatori responsabili dei surplus produttivi manifestino, prima di sollecitare nuove attenzioni alle proprie istanze, la concreta volontà di regolarizzare la loro posizione. Nessuno può auspicare la chiusura di aziende o di stalle ma - osserva sempre Confagricoltura - non è nemmeno ipotizzabile che, a distanza di anni e di ripetute pronunce dell'autorità giudiziaria, ci sia tutt'ora qualcuno che si ostini a promettere, ed altri a sollecitare, percorsi inaccettabili".

Confeuro: 'La legalità non è un fatto discrezionale'

"Le parole dette dal ministro delle Politiche agricole all'uscita del Consiglio dei ministri e relative alle multe sulle quote latte, ristabiliscono - dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso - il principio sacrosanto secondo il quale le regole vanno rispettate, poiché forma di garanzia per una intera comunità. L'operazione quote latte ha di fatto danneggiato tutti gli agricoltori che fanno seriamente il proprio lavoro, resistendo con forza alla crisi che ogni giorno li impoverisce sempre più, ma senza aver mai calpestato le regole. E' fondamentale, come ha ricordato il ministro, che nessuno si senta autorizzato a violare le leggi. La legalità - conclude Tiso - non è un elemento discrezionale, ma fattore costitutivo di una società civile".