"Rinnoviamo il nostro pieno appoggio al ministro Galan che ha ribadito a Bruxelles la sua intenzione di tenere duro sulla vicenda delle quote latte". 

Lo ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini per il quale i produttori italiani sono stanchi di essere presi in giro da uno sparuto manipolo di colleghi inadempienti: la crisi del settore addotta come motivazione all'emendamento approvato al Senato per il rinvio del versamento delle multe è crisi ben più grave per quella stragrande maggioranza dei produttori che ha speso, nel rispetto delle leggi, ingenti capitali per acquistare o affittare le quote o pagare le multe quando dovute. 

"Chi difende questi produttori che hanno creduto nello stato e nelle sue leggi? Dovremo aspettare la procedura di infrazione, peraltro già anticipata, del commissario Ue all'Agricoltura Ciolos, incapaci sul piano interno di adottare norme eque e coerenti con la regolamentazione comunitaria?". 

"Non siamo in alcun modo disposti ad accettare - conclude Gardini - un ennesimo colpo di mano che offende la legalità e la stessa credibilità del nostro Paese ed indebolisce enormemente il potere negoziale del ministro Galan nelle sedi comunitarie. Per questo non tralasceremo nessuna iniziativa per dar voce ai produttori onesti e difendere la loro sacrosanta rivendicazione, ovvero che sul piano delle regole e della competizione siano messi tutti su di uno stesso piano. Un diritto che finora è stato sempre calpestato".

Fedagri Lombardia: 'L'Antitrust doveva rispondere in tempo alla denuncia di seimila allevatori'

"Se l'Autorità garante della concorrenza del mercato avesse tempestivamente risposto alla denuncia formulata un anno fa da quasi seimila allevatori il problema delle quote latte probabilmente non sarebbe rientrato nell'agenda politica di questi giorni e anche degli scorsi mesi. Invece anche l'emendamento alla manovra economica si somma colpevolmente alle numerose iniquità cui hanno dovuto sottostare tutti gli allevatori, e sono la stragrande maggioranza, che hanno ottemperato alla legge ed ai regolamenti comunitari". 

Lo ha dichiarato Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative e Fedagri Lombardia, primo firmatario della petizione trasmessa un anno fa all'Antitrust.