L'accordo veterinario tra l'Ue e il Canada, che celebra il suo 10 ° anniversario questo mese, ha avuto come principale effetto quello di far incrementare notevolmente gli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale. Il valore complessivo delle esportazioni dei paesi Ue (UE-15) in Canada per i principali prodotti oggetto della convenzione è aumentato di quasi il 90%, da 69 milioni di euro all'anno nel 1998 a 131 milioni di euro all'anno nel 2008.
Da quando l'accordo veterinario UE-Canada è entrato in vigore nel marzo 1999, l'incremento del valore delle esportazioni ha riguardato principalmente animali vivi (139%), carne (183%), prodotti lattiero- caseari (90%) e pesce e crostacei (+48%). I dati indicano chiaramente che l'accordo ha stimolato il commercio facilitando l'accesso al mercato. In pratica, un più ampio accesso al mercato è stato realizzato con il riconoscimento degli standard di produzione attraverso l'istituzione di accordi di equivalenza per le carni suine e lo sperma bovino. Sia l'Unione europea che il Canada hanno adottato un sistema semplificato di certificati d'importazione per questi prodotti, che riducono i costi di produzione, ispezione e certificazione.
Un nuovo progetto riguarderà invece la possibilità di stabilire le condizioni di esportazione per i prodotti di origine animale in presenza di focolaio accertati dalle autorità competenti. Anche questo rappresenta un ulteriore passo in avanti per facilitare gli scambi commerciali.