L'Associazione italiana allevatori, unitamente alle proprie associate, ha deciso di celebrare da quest'anno, in forma solenne, la festa di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali e patrono di tutti gli allevatori, che ricorre il 17 gennaio.
Com'è noto, nell'iconografia della chiesa, il Santo è quasi sempre raffigurato con a fianco il maialino. Per questo nella religiosità popolare il maiale cominciò ad essere associato al grande eremita egiziano (vissuto tra il 250 ed il 356 d.C.) considerato il Santo patrono di questa specie e per estensione di tutti gli animali domestici e della stalla. Così il patrono degli animali preserverà maiali, buoi, cavalli, pecore, galline, conigli e tutte le altre bestie del podere da ogni epidemia e da ogni disgrazia.
'La festività di Sant'Antonio' – ricorda il presidente dell'Aia Nino Andena - 'è una delle ricorrenze più sentite nelle comunità contadine. Nel giorno della sua festa liturgica, il 17 gennaio, si benedicono le stalle e si portano gli animali domestici, infiocchettati e ben ripuliti, a benedire sui sagrati delle chiese. Una devozione antica che si perde nel tempo, testimoniata anche dalle immagini o statue votive del Santo esposte in moltissime stalle a protezione di uomini ed armenti e del buon esito economico degli allevamenti; segno tangibile di una fede antica, profondamente legata alla radice cristiana della famiglia contadina'. Tra le iniziative più significative promosse dall'Aia per onorare l'importante ricorrenza l'udienza in Vaticano nella mattinata di mercoledì 16 gennaio, concessa da Sua Santità Benedetto XVI alla grande famiglia degli allevatori italiani, è quella più attesa. La mattina del giorno seguente, giovedì 17 gennaio, il cardinale Angelo Comastri, vicario del Santo Padre per la Basilica di San Pietro, celebrerà la Santa Messa solenne. Al termine della Messa, sul sagrato di Piazza San Pietro, il cardinale Comastri benedirà gli animali portati a Roma dagli oltre cinquemila allevatori, che giungeranno da ogni parte d'Italia. 'L'iniziativa dell'Aia' - conclude Andena - 'vuol essere anche un'occasione per ricordare ai cittadini che la zootecnia non è un problema, bensì una grande risorsa socio economica dell'intero Paese e gli allevatori garanti, nel rispetto del benessere degli animali e dell’ambiente, della materia prima latte e carne che esce dagli allevamenti, i loro principali alleati per la sicurezza alimentare'.

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