L'Italia si prepara a vivere autentici giorni di fuoco caratterizzati da condizioni meteo estreme. Questa seconda parte della settimana - molto calda - anticiperà però una svolta la quale porterà finalmente una rinfrescata sulla nostra penisola. Nel corso del weekend assisteremo difatti ad un passaggio dal caldo eccezionale a una fase caratterizzata da forti temporali, contraddistinta anche da correnti più miti nordatlantiche.
L'apice del caldo: venerdì 4 luglio
La colonnina di mercurio non accenna a scendere, anzi. Le prossime giornate sono difatti attese molto calde, a tratti roventi, specie sulle regioni del Centro Sud, ove sono attesi picchi di 39-40°C; seguirà a ruota la Val Padana, in quanto i termometri si spingeranno diffusamente sui 36-38°C.
A tutto questo si aggiungeranno gli alti tassi di umidità i quali garantiranno un'afa quasi insopportabile, una situazione che renderà l'aria irrespirabile soprattutto nelle ore serali. Le notti si trasformeranno in veri e propri incubi tropicali, con minime che difficilmente scenderanno sotto i 25-27°C.
Molte città del Centro Sud, come Firenze e Roma, potranno facilmente superare i 40°C. Ma il caldo record non risparmierà nemmeno il Nord: Venezia, per esempio, potrebbe toccare i 37°C, superando il suo precedente record assoluto di 36°C registrato nell'estate 2006. Anche città come Milano, Bologna e Trieste registreranno picchi elevati, fino a 38°C: saranno giornate da bollino rosso, il tutto accompagnato da un elevato disagio fisico che limiterà sensibilmente ogni attività all'aperto.
Il rovescio della medaglia: temporali in agguato
Con il caldo estremo aumenta però anche la possibilità di fenomeni violenti, tant'è che nel corso delle prossime ore sono attesi temporali localmente violenti, specie tra Alpi, Prealpi e dorsale appenninica centro meridionale.
I forti contrasti tra l'aria calda, i primi spifferi instabili più freschi e gli elevati tassi di umidità nei bassi strati creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo di nubi a sviluppo verticale che potrebbero sfociare in eventi temporaleschi accompagnati da forti colpi di vento, nubifragi e grandinate, anche di grosse dimensioni. Non si esclude che questi fenomeni possano raggiungere in modo irregolare anche le aree vallive e di pianura adiacenti.
La svolta: il caldo allenta la presa ad iniziare dal weekend
Già da sabato 5 luglio un'area depressionaria in transito tra Regno Unito e Scandinavia spingerà verso l'Europa centrale spifferi instabili freschi che, impattando sull'arco alpino, scateneranno violenti temporali sulle Alpi e sulle vicine pianure di Piemonte, Lombardia e Veneto. Questi fenomeni saranno di breve durata, ma intensi, con qualche acquazzone pomeridiano serale in estensione anche alle zone interne del Centro.
La vera svolta arriverà però domenica 6 luglio, specialmente tra il pomeriggio e la serata. L'aria più fresca e instabile in discesa dal Nord Europa raggiungerà con maggior decisione l'Italia e, interagendo con l'aria rovente presente, creerà condizioni fertili per la genesi d'imponenti celle temporalesche in grado di provocare alluvioni lampo con grandine di grosse dimensioni. Le regioni più a rischio saranno Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, in pratica tutto il Nord.
Un sospiro di sollievo: temperature in calo
Come accennato, una prima vera flessione dei valori termici si avvertirà al Nord già da domenica 6 luglio, con le temperature che inizieranno a scendere su quasi tutte le settentrionali, ad eccezione della Romagna.
La svolta decisiva per il Nord è attesa per lunedì 7 luglio, quando le massime nelle principali città settentrionali difficilmente supereranno i 28-31°C, portando un tangibile sollievo dopo settimane di caldo intenso. Questa diminuzione si propagherà gradualmente anche alle regioni centrali a partire da martedì 8 luglio.
Questa ventata più mite ci accompagnerà per gran parte della prossima settimana, anche se le correnti più fresche non riusciranno a raggiungere tutta l'Italia, tant'è che continuerà a fare molto caldo al Sud, dove si dovrà attendere ancora un po' per un cambio di registro.
Attenzione però, perché l'energia in gioco resterà elevata ed i forti contrasti tra l'aria fresca in arrivo e le masse d'aria preesistenti molto calde continueranno a garantire la formazione di temporali di forte intensità, con possibili eventi grandinigeni importanti, forti raffiche di vento e nubifragi localizzati.