L'autunno si è preso una lunga pausa e in questi giorni sembra davvero di vivere in un'altra stagione. Dopo la classica Estate di San Martino, l'Italia è entrata nel pieno di una vera e propria novembrata, un periodo dal sapore quasi primaverile, con giornate soleggiate e temperature ben oltre le medie stagionali.
Ma quanto durerà questa parentesi piuttosto mite e soleggiata? Le ultime proiezioni indicano che il suo tempo sta per scadere: già dal fine settimana, infatti, arriverà un deciso cambio di registro con il ritorno del maltempo e condizioni più consone al mese di novembre.
Fino a venerdì 14: l'apice del caldo anomalo
Nei prossimi giorni il protagonista assoluto sul Mediterraneo sarà ancora l'anticiclone, alimentato oltretutto da cospicui apporti caldi subtropicali e da aria asciutta in quota. Una configurazione molto frequente negli ultimi autunni, dalle caratteristiche più tipiche per il mese di ottobre o addirittura settembre, non di certo per novembre inoltrato.
Le giornate si manterranno stabili e soleggiate da Nord a Sud, con cieli limpidi e un clima quasi "da maglietta". I valori termici raggiungeranno massime di rilievo, specie in Sardegna ove i termometri raggiungeranno i 24-25°C, poco meno in Sicilia e al Sud, mentre al Centro e in parte del Nord si potranno sfiorare i 20°C.
Un contesto gradevole, certo, ma anche sintomo di un autunno che sempre più spesso lascia spazio a fasi di caldo anomalo, ma purtroppo in linea con il trend climatico degli ultimi anni.
Sabato 15: primi segnali di cambiamento
Tutto però ha una fine, e questa lunga parentesi primaverile si appresta a chiudersi nel weekend.
Nel corso della giornata di sabato 15 novembre avremo infatti le prime avvisaglie del cambio, con l'ingresso dai quadranti nordoccidentali di una perturbazione atlantica. Le prime piogge sono attese su Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli, in estensione con il passare delle ore anche alla Toscana.
Sui rilievi potranno comparire deboli nevicate oltre i 2.000 metri, segnale che ci porta ad intuire un lento ma graduale raffreddamento dell'atmosfera.
Sulle restanti aree italiane, in particolare sulle regioni adriatiche e sulle meridionali in genere, continuerà invece a splendere ancora sole e, complice il rinforzo della ventilazione meridionale, si continueranno a registrare da temperature elevate. A Palermo e Cagliari i termometri potranno toccare i 23-24°C, ma si tratterà dell'ultimo sussulto mite prima del ribaltone.
Il ritorno dell'autunno vero
Sarà domenica 16 novembre il giorno del cambio netto. La perturbazione atlantica avanzerà decisa sull'Italia, portando cieli grigi e piogge diffuse su gran parte del territorio, specie al Centro Nord.
Le regioni più colpite saranno Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Marche, dove non mancheranno rovesci intensi e, grazie alla tanta energia in gioco, anche locali nubifragi.
L'atmosfera assumerà caratteristiche pienamente autunnali, sarà infatti umida, fredda e uggiosa. Le temperature inizieranno a scendere sensibilmente, mentre sui rilievi tornerà a cadere la neve fin sulle quote di alta collina.
Dopo la lunga novembrata, il clima ritroverà dunque la sua dimensione originale quasi a ricordarci che non può camuffarsi troppo a lungo da settembre.
Da lunedì 17: inizia una fase più fredda e instabile
Con l'inizio della nuova settimana lo scenario europeo cambierà ancora: sull'oceano Atlantico si consoliderà una vasta area anticiclonica, mentre sul Nord Europa e sull'area del Mediterraneo si strutturerà un vortice depressionario in grado di richiamare aria più fredda dai quadranti settentrionali.
Una configurazione tipicamente invernale che potrebbe mantenersi bloccata per diversi giorni, favorendo una lunga fase di maltempo alimentata da fredde correnti artico marittime.
Da lunedì 17 a venerdì 21 novembre, l'Italia dovrà quindi fare i conti con una spiccata instabilità, con precipitazioni diffuse e abbondanti soprattutto al Centro e Sud, mentre il Nord resterà in parte ai margini, anche se non del tutto escluso. Le temperature proseguiranno la loro discesa, portando i primi veri brividi di stagione e condizioni pienamente tardo autunnali.
Verso la fine di novembre: prospettive invernali
Le previsioni a più lungo termine indicano che questa "ferita atmosferica" potrebbe aprire la strada ad un periodo molto dinamico, con frequenti fenomeni e valori termici in ulteriore calo. Nella terza decade di novembre, l'instabilità tenderà a coinvolgere anche il Nord Italia, con scenari via via più invernali.
Insomma, dopo diversi giorni dominati dal sole e da un caldo fuori stagione, il calendario tornerà a dettare legge: l'autunno si riprende la scena.




























