Il mese di giugno 2025 inizierà sotto condizioni tipicamente estive, in un contesto decisamente sopra le righe per gran parte dell'Italia con il primo vero assaggio caldo della stagione. Le proiezioni indicano difatti una cospicua elevazione verso Nord dell'anticiclone africano, il quale garantirà temperature ben al di sopra delle medie stagionali e picchi che potranno facilmente superare i 33-35°C in diverse regioni.
L'inizio rovente: fiammate sahariane e caldo intenso
L'avvio di giugno sarà caratterizzato dall'espansione decisa dell'alta pressione subtropicale, una configurazione atmosferica ormai familiare al Mediterraneo in grado di traghettare masse d'aria calda di origine sahariana. Tale bolla si stabilizzerà sul bacino centroccidentale assicurando cieli sereni, un abbondante soleggiamento ed un netto aumento dei valori termici a tutte le quote. Le anomalie potranno difatti raggiungere e superare i +3°C rispetto ai valori di riferimento su molte aree del continente europeo centroccidentale, inclusa anche l'Italia.
Le regioni del Centro Sud e le due isole maggiori avvertiranno maggiormente il caldo intenso in questa fase iniziale, in particolare sulla Sardegna, ove le giornate avranno un sapore da piena estate già dai primi giorni del mese. Si prevede quindi un inizio "bollente" con valori massimi che, nelle zone interne meridionali, potrebbero facilmente superare i 33-35°C. Questo scenario ricorda l'avvio dell'estate del 2003, un anno passato alla storia per il caldo eccezionale.
Non solo caldo: l'altra faccia dell'estate precoce
Tuttavia un mese di giugno interamente stabile e sereno sarebbe un'utopia, perché la medesima configurazione, che andrà a favorire il richiamo africano bollente, creerà anche le condizioni per violenti contrasti termici. L'aumento del caldo porta con sé un incremento dell'energia potenziale disponibile per l'innesco e lo sviluppo dei temporali; questo, unito a possibili infiltrazioni di aria fresca dai quadranti settentrionali, può innescare eventi localmente estremi accompagnati da nubifragi lampo, forti colpi di vento e da grandinate.
Questi fenomeni, data la loro natura localizzata e improvvisa, richiederanno un'attenta analisi dell'evoluzione a breve termine con l'ausilio di tecnologie avanzate come il nowcasting ed i sistemi radar ad alta risoluzione, gli unici strumenti che ci permettono di emettere avvisi mirati e tempestivi.
La fase finale del mese: un rientro nella norma
Secondo le ultime elaborazioni del modello europeo Ecmwf, la seconda metà di giugno, ed in particolare la sua fase finale, dovrebbe segnare un cambio di rotta. Difatti, dopo un inizio eccezionalmente caldo, i valori termici rientreranno gradualmente entro le medie stagionali e l'influenza dell'anticiclone africano dovrebbe attenuarsi, permettendo il ritorno di condizioni più tipiche per il periodo.
Anche le precipitazioni, che nella prima parte del mese potranno essere localmente intense e distribuite in modo disomogeneo a causa dei forti contrasti termici, andranno ad allinearsi con la media climatologica verso la fine di giugno. Questo significa che, pur non escludendo episodi di instabilità, la frequenza e l'intensità dei fenomeni dovrebbero normalizzarsi, portando a un bilancio idrico più equilibrato e a un clima meno estremo rispetto all'avvio del mese.
In sintesi questo giugno 2025 si preannuncia come un mese a due facce: un inizio intenso e caldo, con un'attenzione particolare ai fenomeni estremi, seguito da un rientro nella norma verso la fine che dovrebbe offrire un respiro e condizioni più equilibrate. Sarà fondamentale monitorare attentamente le previsioni per gestire al meglio le sfide meteorologiche che il mese presenterà.
Estate molto dinamica
Allargando l'orizzonte oltre il mese di giugno, il quale potrebbe assumere un carattere dinamico, le proiezioni a lungo termine confermano un'estate 2025 profondamente caratterizzata da vivaci scambi meridionali, con un'alternanza quindi tra fiammate africane e fasi di instabilità acuta, in particolare tra il Nord Italia ed il versante Adriatico.