Quando si parla di condizionalità si parla di finanziamenti che sono spesso indispensabili alla sopravvivenza delle aziende agricole, specialmente in un periodo caratterizzato da condizioni climatiche spesso problematiche.
Da quando nei primi anni 2000 la Pac cambiò strategia, ponendo quasi in secondo piano la produttività in luogo del presidio del territorio e del rispetto dell'ambiente, la concessione dei finanziamenti è stata sempre più condizionata al rispetto di requisiti che garantissero il perseguimento dei nuovi obiettivi.
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Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha firmato il 9 marzo 2023 il Decreto Ministeriale numero 0147385 del 09/03/2023 sulla disciplina del regime di condizionalità e dei requisiti minimi relativi all'uso di prodotti fertilizzanti e fitosanitari e al benessere degli animali.
Ma quali sono i requisiti che prodotti fitosanitari e fertilizzanti devono rispettare per essere in regola con questo ultimo aggiornamento? Eccoli.
Striscia di rispetto obbligatoria
Per tutte le superfici agricole si prevede l'introduzione di fasce tampone lungo i corsi d'acqua, costituite da strisce inerbite di almeno 5 metri sulle quali è vietata la distribuzione di prodotti fitosanitari e fertilizzanti.
Questa misura di mitigazione compare da tempo nelle etichette di moltissimi prodotti fitosanitari, come risultato della valutazione del rischio per gli organismi acquatici e meno frequentemente per gli artropodi e le piante non bersaglio. Ovviamente quando sull'etichetta compare un valore superiore (i valori standard per le strisce vegetate sono 10 e 20 metri), andrà applicato quest'ultimo.
Molto utile la puntualizzazione di cosa si intende per corpo idrico o corso d'acqua, e cioè dove si rileva una presenza costante delle acque, condizione necessaria affinché si possano stabilire le popolazioni di organismi acquatici da proteggere. La rete idraulica aziendale, costituita dalle scoline e dai fossi collettori, dove la presenza delle acque non è costante, non consente l'insediamento di popolazioni di organismi acquatici.
Le immancabili deroghe riguardano le risaie e quelle situazioni in cui gli appezzamenti sono già inerbiti (es. i prati avvicendati, gli oliveti stabilmente inerbiti e i prati permanenti). In quel caso la deroga non vale per le misure di mitigazione eventualmente presenti nelle etichette dei prodotti fitosanitari, che vanno comunque rispettate.
Rispettare la legge!
Nel provvedimento viene costantemente richiamato il rispetto delle leggi vigenti per poter accedere ai finanziamenti (ma non bastava una riga del tipo: la concessione dei finanziamenti è legata al rispetto delle leggi vigenti per risolvere la questione, semplificando notevolmente la gestione delle variazioni normative?).
Tra le leggi maggiormente rappresentate troviamo il Pan per lo stoccaggio dei prodotti in modo sicuro e la tenuta del registro dei trattamenti, anche per gli allevamenti. Non poteva poi mancare il certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari che deve essere in stato di validità.
Controllo funzionale periodico delle attrezzature per l'applicazione dei prodotti fitosanitari
Noi possiamo rispettare le misure di mitigazione finché vogliamo, ma se le attrezzature sono tarate male tutti gli sforzi saranno risultati vani, così come i finanziamenti comunitari. I controlli funzionali vanno effettuati ogni 5 anni e la taratura a cura dell'utilizzatore professionale almeno una volta all'anno.
Manipolazione prima dell'applicazione
Prosegue il continuo riferimento al Pan, dove si prevede di adottare tutte le misure possibili per scongiurare la contaminazione delle acque quando, ad esempio, si attinge direttamente dal torrente: la valvola di non ritorno dovrà essere ben efficiente, altrimenti rispettare la buffer zone non sarà servito a nulla, se sversiamo direttamente nel corpo idrico!
Imballaggi e rimanenze
Imballaggi e rimanenze di prodotti fitosanitari vanno manipolati e gestiti in modo da evitare qualsiasi inquinamento ambientale. Ci saremmo aspettati un maggiore dettaglio di come gestire la quantità di miscela residua al termine del trattamento; invece, si raccomanda solamente di fare bene i conti.
Smaltimento rifiuti
Questa volta si richiamano le leggi vigenti, anche perché il quadro regionale è piuttosto variegato.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- D.M. n. 0147385 del 09/03/2023
- Decreto 22 gennaio 2014 Adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante: "Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi"
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