Ricavare 14,7 miliardi di dollari, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, ma restare comunque coi piedi per terra. Questo è in sostanza l’approccio di Syngenta al mercato globale.
E la crescita è avvenuta nonostante vi sia stato un calo delle royalty sulle sementi, comparto che ha mostrato anche costi superiori alle attese dovuti per fortuna a eventi “non ricorrenti”. Un modo asettico per dire che ogni tanto qualcosa va storto e bisogna solo avere pazienza: passerà.
L’ottimismo traspare anche dalla proposta di aumentare il dividendo del 5%, portandolo a 10 franchi svizzeri e da un nuovo programma di gestione delle risorse atto ad accelerare gli effetti della leva operativa. Grazie ad essa Syngenta prevede si risparmiare circa un miliardo di dollari all’anno fino al 2018.
 
Confidente nelle potenzialità del Colosso elvetico, Mike Mack, suo Chief Executive Officer, ha dichiarato: “Negli ultimi tre anni abbiamo messo in atto un nuovo modello di business integrato che ha portato a dei cambiamenti molto rapidi nella nostra azienda. La creazione di una forza vendita unica ha già prodotto degli effetti tangibili in molti territori, dove la nostra offerta integrata viene sempre più apprezzata in campo. Tuttavia la nostra performance finanziaria nel 2013 non ha risposto alle aspettative. Anche se questo è stato principalmente dovuto a costi non ricorrenti nel settore sementi, confermiamo la determinazione a mantenere i nostri ambiziosi obiettivi di crescita concentrandoci allo stesso tempo sui costi e l'efficienza. Oggi abbiamo annunciato un programma per accelerare la leva operativa in tutta l’organizzazione”.
 
Il tasso di crescita degli ultimi tre anni è stato in linea con i target di vendita aziendali su ben otto delle nostre principali colture, aspetto che permette di fissare gli obiettivi a 25 miliardi di dollari nel 2020. Negli ultimi anni Syngenta ha infatti toccato crescite a doppia cifra nei mercati emergenti dove l’ampio margine di miglioramento quanto a produttività sta accelerando l’adozione di soluzioni tecnologiche. Allo stesso tempo, gli sforzi della forza vendita e la capacità di innovazione della Società hanno contribuito alla crescita anche nei mercati cosiddetti “sviluppati”.
Dal momento che Syngenta sta continuando a lanciare ogni anno nuovi prodotti, come pure sta sviluppando nuove offerte integrate, a Basilea si guarda con fiducia al futuro forti della convinzione di poter realizzare una crescita sostenuta e generare un buon flusso di cassa.
 
Proseguendo nella propria analisi, Mike Mack, Chief Executive Officer, ha poi concluso:
“Nel 2014 le vendite delle nostre offerte integrate dovranno conoscere una crescita simile a quella del 2013. Il margine lordo sarà migliorato di fatto dalla riduzione dei costi di produzione delle sementi, principalmente legato a un approvvigionamento eccezionale nel 2013. Un miglioramento del margine lordo e nella riduzione dei costi - nel quadro dell’attuale programma di miglioramento dell’efficienza operativa - permetteranno di compensare i nuovi investimenti per sostenere la crescita. I costi della ricerca e dello sviluppo si situeranno al limite superiore della forchetta previsionale tra il 9 e il 10%. La crescita dell’utile, associata a una focalizzazione maggiore sull’efficienza del capitale circolante guiderà un significativo aumento del free cash flow prima delle acquisizioni che si dovrebbe attestare a circa 1,5 miliardi di dollari. Guardando al futuro, continuiamo ad essere sulla giusta strada per realizzare il nostro ambizioso obiettivo di 25 miliardi di dollari di ricavi nel 2020. Nel 2015 ci aspettiamo di situarci nella parte bassa del range fissato per il nostro obiettivo di margine. Accelereremo la leva operativa attraverso importanti guadagni nell'efficienza che ci permetteranno di realizzare un margine EBITDA tra il 24 e il 26% nel 2018. Inoltre, prevediamo una generazione sostenuta del free cash flow e faremo tutto il possibile per aumentare il rendimento per i nostri azionisti, principalmente sotto forma di aumenti costanti del dividendo”.