Non sempre la Natura è amica. Come pure la chimica è spesso tutto tranne che nemica. Per questo è bene guardare alle diverse opportunità offerte da entrambe con occhio critico e con tanto buon senso. Quando poi la connotazione di prodotto naturale si abbina a standard di efficacia ai massimi livelli, si è quadrato il cerchio. E' il caso di Laser, formulato a base di spinosad, un insetticida estratto dal processo di fermentazione innescato dall'attinomicete Saccharopolyspora spinosa, un batterio naturalmente presente in alcuni terreni. Con il Regolamento 404/2008 la Commissione Europea ha infatti ammesso spinosad nell'Allegato IIB del Regolamento 2092/91, relativo all'Agricoltura Biologica.

Dotato di un favorevole profilo ambientale, lo spettro d'azione di Laser include lepidotteri, ditteri, imenotteri e coleotteri. Laser agisce sul sitema nervoso degli insetti aumentando l'azione dell'Acetil-colina (ACh) attraverso un meccanismo per il quale non si mostra alcuna resistenza incrociata con altri insetticidi. Questo anche perché Laser agisce parimenti sull'acido gamma-amino-butirrico (GABA), altro neurotrasmettitore presente negli insetti. Prima di giungere a morte, i fitofagi cessano dapprima di nutrirsi, grazie all'effetto "anti-feeding" del prodotto.


La carta d'identità di Laser


Laser è una sospensione concentrata a 480 g/L di spinosad. Non classificato è acquistabile senza patentino. Contro le Tignole della vite va impiegato alla dose di 10-15 ml/hl, al momento all'inizio dell'attacco larvale, mentre contro i Tripidi la dose è di 20 ml/hl. Quest'ultimo target può a volte fare la differenza nelle regioni ove si coltivi prevalentemente uva da tavola. Lo spettro dazione di Laser appare quindi "cucito" su misura specialmente per questa coltura, sulla quale il tempo di carenza è di soli 15 giorni.