La redditività della coltivazione del mais non può prescindere dall'ottenimento delle massime rese, accompagnate da elevata qualità e sanità della granella.

Il progressivo accentuarsi degli attacchi della Diabrotica e della Piralide, le avversità parassitarie più temibili del mais, in questi ultimi anni sono stati oggetto di particolare preoccupazione da parte di tutti gli attori della filiera maidicola.
Dopo la sua comparsa, avvenuta nella zona di Venezia nel 1998, Il coleottero Diabrotica virgifera virgifera ha inesorabilmente colonizzato i principali areali di coltivazione del mais di tutto il nord Italia. I danni che è in grado di provocare impattano direttamente sulla produzione, a causa dell'attività trofica delle larve che si cibano delle radici e indeboliscono la pianta, mentre gli adulti provocano erosioni della lamina fogliare e delle sete fiorali, con conseguente minore allegagione di ampie porzioni dell'infiorescenza.
La Piralide (Ostrinia nubilalis), invece, è un lepidottero da sempre presente in tutte le zone coltivate a mais. Oltre a causare ingenti perdite produttive (fino al 30%) legate alle gallerie scavate nei fusti e nelle pannocchie, queste lesioni costituiscono la "via di accesso preferenziale" al facile insediamento di funghi parassiti produttori di micotossine (fumonisine, aflatossine, ocratossine, ecc..) muffe e lieviti, ponendo un serio problema qualitativo e igienico sanitario della granella e dei suoi derivati (farine, mangimi, ecc.)
A tal proposito, negli ultimi anni, la legislazione si è arricchita di numerosi provvedimenti atti a tutelare la salute umana e animale, ponendo limiti massimi tollerati alla presenza di micotossine oltre i quali è prevista la distruzione delle partite contaminate.
Per combattere la diffusione di questi temibili insetti occorre adottare accorgimenti sia di carattere agronomico preventivo, come ad esempio le rotazioni, che la difesa chimica in campo.
Gowan italia dispone nel proprio catalogo di un'eccellente soluzione di difesa, basata suill'impiego di Cresit® (Teflubenzuron 150 g/l) e Forza® (Lambda cialotrina 2,5%) .
La strategia consigliata in campo, per il contenimento della sola Diabrotica, consiste nell'impiego di Forza® alle dosi massime di etichetta (0,8-1 kg/Ha.), dopo le prime catture degli adulti segnalate dalle trappole specifiche a feromoni Real Control.
Se, al contrario, il target da colpire è solo la Piralide è opportuno intervenire con la   miscela Cresit® (dose 0,5 kg/Ha) + Forza® (dose 0,7-0,8 kg/ha), posticipando il trattamento tra l'inizio e il picco del volo degli adulti di seconda generazione, epoca generalmente posticipata rispetto al timing Diabrotica. Infine, negli areali dove sono insediati entrambi gli insetti, la miscela Cresit® + Forza® (rispettivamente 0,6 kg e 0,8-1 kg/Ha.) quando viene distribuita dopo le prime catture degli adulti di Diabrotica, rappresenta un valido compromesso che permette un buon controllo del coleottero senza esporre eccessivamente il mais agli attacchi della Piralide.
Questa strategia è attuabile grazie alla sinergia che si genera dall'associazione delle due sostanze attive, a diverso meccanismo di azione, che permette di esaltare le caratteristiche tecniche dei singoli prodotti, garantendo un'elevata persistenza di azione del trattamento e un'ampia finestra di impiego (maggiore flessibilità).
Al trattamento con Cresit® e Forza® è sempre consigliata l'aggiunta di Micro-Drop, il nuovo bagnante/adesivante per ottimizzare la copertura e la resitenza al dilavamento oltre a Iper Mais, il nuovo nutrizionale fogliare specifico per accelerare la crescita e aumentare la resa in granella.
 
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