Con un guizzo degno di Renato Cesarini, il calciatore marchigiano emigrato in Argentina che nella Juventus degli anni '30 si era distinto per i suoi goals agli ultimi istanti delle partite, il Ministero della Salute ha decretato il rinnovo delle registrazioni di molti degli 89 agrofarmaci in scadenza il 30 Giugno. Il provvedimento proroga di ulteriori dodici mesi le autorizzazioni all'immissione in commercio dei prodotti citati e aggiunge alla lista altri prodotti le cui registrazioni andranno a scadere il 30 giugno 2009 (complessivamente si tratta di un provvedimento che interessa oltre 330 preparati commerciali e di cui parleremo ampiamente a pubblicazione avvenuta in Gazzetta Ufficiale). Questo porta un po' di tranquillità in una filiera già surriscaldata non tanto dalle temperature di un Luglio tropicale (almeno in molte città) ma dai continui adempimenti comunitari che oramai si susseguono senza soluzione di continuità.

E' anche in cantiere la proroga sino al 2010 di registrazioni in scadenza a fine anno, per consentire la corretta attuazione del regolamento comunitario 33/2008 del 17 Gennaio 2008, che autorizza gli stati membri a far continuare la commercializzazione degli agrofarmaci contenenti sostanze attive “voluntary withdrawn” sino appunto al 2010, in quanto non sarebbe stato possibile rinnovare le relative registrazioni dopo la pubblicazione del regolamento di non inclusione di queste sostanze. Ricordiamo che questo bizzarro meccanismo, assieme al più volte citato “Traffic Light System” è stato inventato dalla Commissione Europea per per potersi fregiare con il Parlamento di aver concluso l'intera revisione degli agrofarmaci entro la fine del 2008 pur non essendo tecnicamente possibile.

L'incantesimo è stato attuato in parte revocando direttamente le sostanze manifestamente pericolose (dark red), in parte autorizzando senza valutazione congiunta le sostanze a miglior profilo tossicologico e ambientale (green) e attuando una pesantissima “moral suasion” con i notificanti delle sostanze con proprietà intermedie, convincendoli a revocare volontariamente i loro principi attivi che avessero un dossier non a prova di bomba, con da una parte la possibilità di commercializzare le relative registrazioni sino al 2010 (se gli stati membri sono d'accordo, ma sembra che quasi tutti lo siano) e dall'altra l'assicurazione di una rapida valutazione dei soli studi mancanti per assicurarne l'iscrizione in annex 1, forse entro il 2010. Il miraggio di una quasi certa iscrizione in allegato 1 senza quasi interruzione nella commercializzazione ha convinto i notificanti di una cinquantina di sostanze né “Dark Red”, né “Green” ad accettare il patto leonino proposto dalla Commissione, che tuttavia impedisce appunto agli stati membri di rilasciare e soprattutto di rinnovare autorizzazioni contenenti queste sostanze, una volta revocate. Poiché tutti i formulati registrati dopo l'entrata in vigore del Decreto L.vo 194/95 (11 Giugno 1995) scadono al più tardi il 31 dicembre 2008, al danno si sarebbe aggiunta una beffa di dimensioni colossali. L'elenco dei prodotti interessati è disponibile sulle nostre banche dati e il relativo decreto non appena sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.