La Commissione europea ha stimato una riduzione del 10% nell’insorgenza di malattie connesse alla produzione e all’uso di sostanze chimiche. In particolare si riscontrano alcune migliaia di decessi in meno all’anno per tumori, in seguito all’applicazione del Regolamento Reach sull’immissione in commercio di sostanze chimiche, presentato nei giorni scorsi nella sede Apat, Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici di Roma. Tra i benefici attesi dall’attuazione vi è un impatto positivo sulla salute dei lavoratori esposti alle sostanze chimiche, sulla salute della popolazione e sull’ambiente. E’ da prevedere una riduzione dei rilasci chimici e la minor esposizione degli organismi viventi. Il Reach contribuirà a ridurre l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e l’impatto sulla biodiversità. Il Regolamento comunitario n.1907/2006, entrato in vigore il primo giugno di quest’anno, prevede un nuovo quadro normativo sull’immissione in commercio delle sostanze chimiche che sostituisce 40 norme esistenti e avrà ripercussioni in molti settori: uniforma le disposizioni degli Stati membri e consentirà la circolazione libera ma sicura delle sostanze chimiche a livello comunitario rafforzando la competitività e l'innovazione, anche attraverso l’incentivazione di metodi alternativi per la valutazione dei rischi che queste comportano. Per realizzare quanto previsto dal Regolamento, è stata istituita un’apposita Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) con sede ad Helsinki. La Conferenza sul Reach è stato il primo evento istituzionale sul tema, organizzato congiuntamente dalla Commissione europea e dalle istituzioni che concorrono a svolgere i compiti previsti dal regolamento: i ministeri della Salute, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, l’Istituto superiore di sanità e l’Apat.