Il presidente del Cogeca Paolo Bruni ha accolto a Ferrara il ministro delle Politiche agricole Saverio Romano, dichiarando: "Dopo il sostegno ottenuto dal Parlamento europeo per una Pac forte dobbiamo ora puntare alla salvaguardia del budget dedicato dal Europa al settore agricolo. Inoltre dobbiamo prestare la massima attenzione nella ripartizione del budget tra i Paesi membri. Tra i criteri di ripartizione è indispensabile tenere conto del valore della produzione se non vogliamo che l'Italia venga penalizzata dal solo criterio della superficie che potrebbe mettere a rischio una parte consistente dell'attuale plafond destinato al nostro Paese. Inoltre occorre battersi perché il greening non diventi un ulteriore gravame burocratico per gli agricoltori. L' ecologismo non deve essere antitetico di produttività. La provincia di Ferrara  con i suoi 180mila ettari efficientemente coltivati è uno splendido esempio di vera agricoltura produttiva ma al tempo stesso rispettosa  dell'ambiente del suolo e del territorio. Infine - ha concluso Bruni - è necessario investire maggiormente nelle organizzazioni produttori per dar più forza agli agricoltori. Basta guardare come si sono organizzati i paesi del nord Europa per capire che l'Italia ha ancora molto da fare sul tema delle aggregazioni".

L’incontro, organizzato dalla Patfrut di Monestirolo (Fe), è stato una occasione importante per gli operatori ferraresi per mettere in luce  le esigenze del settore ortofrutticolo.

“L’ortofrutta italiana – dichiara Paolo Bruni – è una miniera straordinaria di specialità territoriali che sono uniche e irripetibili come la nostra pera Abate, ad esempio, ma avremo ancora più forza, anzi saremo imbattibili se sapremo fare sinergia costruendo un sistema che possa competere su tutti i mercati. Penso ad un sistema Italia che si presenta unito nelle occasioni importanti, quando conta la coesione, cito ad esempio la presenza dell’ortofrutta italiana a Fruitlogistica di Berlino, dove sarebbe  strategico  partecipare con un padiglione tutto italiano. E penso – continua Bruni – alle nostre forze unite per aprire nuovi mercati abbattendo quelle barriere fitosanitarie e doganali che sono strumentali ma che si possono abbattere con una azione corale, di sistema appunto, per poter esportare la nostra frutta migliore in nuovi mercati dove potremmo senz’altro trarre una redditività importante per i nostri produttori”.

Luciano Torreggiani, presidente di Patfrut, il colosso cooperativo con oltre 1.000 soci e una produzione commercializzata di circa 160mila tonnellate di ortofrutta, rafforza le dichiarazioni di Bruni.

“E’ la frammentazione dell’offerta – dichiara Torreggiani – che indebolisce il sistema; quest’anno ad esempio chiudiamo una annata che poteva essere molto migliore per le nostre produzioni tipiche come pere e patate se non avessimo avuto il problema anche della disaggregazione dell’offerta".

Il ministro Romano accoglie le sollecitazioni e conclude la visita a Patfrut rimarcando l’esigenza di sinergia non solo nel mondo produttivo ma anche e soprattutto con la Grande distribuzione.

“E’ anche grazie  ad una reale filiera corta con la distribuzione che potremo ottenere risultati importanti – dichiara Romano – per aumentare i redditi agricoli che quest’anno in Italia hanno segnato il -3% rispetto al 2009”.