Il costruttore di impianti tedesco Eisenmann, nonostante le attività di acquisto alquanto moderate attualmente, si sta affermando con successo sul mercato. L'impresa è convinta del fatto che ciò sia dovuto essenzialmente ai componenti scelti: gli impianti standardizzati per produrre utilmente calore e corrente vengono costruiti completamente in acciaio. Qualità impiantistica industriale, tempi di costruzione brevi ed elevata sicurezza d'esercizio sono pertanto vantaggi garantiti per i clienti all'estero. L'impianto di struttura modulare consiste sostanzialmente di un fermentatore principale d'acciaio orizzontale e di un postfermentatore verticale. Su richiesta sono disponibili anche costruzioni speciali – ad esempio, con unità di disintegrazione termica, per incrementare ulteriormente lo sfruttamento del gas.
 
Gran parte dei circa 60 impianti a biogas della Eisenmann nel frattempo installati vengono utilizzati nell'agricoltura. Oltre alle materie prime ricrescenti in forma di silaggi di mais ed erba, per la produzione di energia si utilizzano preferibilmente liquame bovino e letame suino o bovino. Qui un tipico caso di applicazione: un'azienda agricola ha acquistato un impianto a biogas con un rendimento nominale di 249 kW attraverso un sistema di controllo processuale, consistente in un sistema di preparazione del substrato, un fermentatore principale con stadio di disintegrazione termica collegato a valle, fermentatore secondario con serbatoio di gas e un'unità di cogenerazione compatta (foto). I materiali utilizzati sono liquame bovino, letame bovino e silaggio di mais. Da qui si producono ca. 315 kW di calore e ca. 240 kW di corrente. Il calore viene sfruttato per i processi interni nonché per riscaldare l'edificio d'esercizio. La quantità di corrente prodotta annualmente pari a ca. 2.0 milioni di kWh, sufficiente all'incirca per 300 famiglie, viene alimentata nella rete elettrica locale e rispettivamente incentivata. 
 
Anche il considerevole: un impianto a biogas installato dalla Eisenmann in Toscana è completamente in esercizio senza materie prime ricrescenti. Oltre al liquame bovino prodotto in un'azienda di bovini da latte, per la produzione di energia si sfruttano letame di polli (pollina) e – particolarmente interessante in queste zone, ma anche in altre regioni d'Italia, la sansa di oliva derivante dai processi di produzione dell’olio d'oliva. Per il resto gli impianti a biogas Eisenmann, grazie alla fermentazione a secco applicata, sono eccellentemente adatti anche per il recupero di energia da substrati ricchi di strutture, quali ad esempio prodotti organici parziali da materiali ricavati dalla manutenzione e conservazione comunale nonché da rifiuti organici privati o industriali.
 
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